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Si sono concluse con l’adesione all’accertamento da parte del contribuente le indagini, condotte dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria del Comando Provinciale di Bologna, che hanno fatto emergere l’esistenza e l’operatività in Italia della stabile organizzazione occulta di una società britannica appartenente a un noto gruppo multinazionale operante nel settore dell’e-commerce del lusso.
Le indagini hanno constatato il radicamento di fatto della società in Italia sin dal 2011.
Il Gruppo multinazionale, operante in tutto il mondo quale marketplace virtuale e provider di servizi per negozi fisici attivi nel settore della vendita di abbigliamento e accessori di lusso (boutique), è stato uno dei primi a muoversi nel settore del commercio on line dell’abbigliamento firmato di alta moda (luxury fashion), rivoluzionando il mondo del retail attraverso la strategia dell’integrazione tra canali, tanto da raggiungere clienti in oltre 190 paesi nel mondo.
In particolare, la società estera, senza mai formalizzare la propria presenza in Italia, assumere formalmente personale dipendente e avviare uffici o negozi, ha operato, in maniera assolutamente occulta, sfruttando le boutique affiliate che, assumendosi ogni rischio, hanno messo a disposizione spazi fisici per lo stoccaggio di merce da vendere “indirettamente” sulla piattaforma.
Sono stati passati al setaccio oltre 400 Gigabyte di dati, tra cui 21 mila mail, 20 mila conversazioni via chat, 800 mila immagini, 22 mila file di testo e metadati attraverso i quali è stato possibile, tra l’altro, procedere alla georeferenziazione dei soggetti e ricostruire le relazioni tra gli stessi. A titolo esemplificativo, documentando data e luogo di accesso ai vari account (social, account mail) in uso ai dipendenti, nonché alle reti wi-fi, sono stati ricostruiti, con precisione, gli spostamenti e individuati con esattezza i luoghi di lavoro abituale.
La società, nel riconoscere l'impianto complessivo delle contestazioni e, comunque, in un clima di collaborazione, ha già versato all’Erario, in un’unica soluzione, circa 12 milioni di euro per definire ogni pendenza con il Fisco relativamente agli anni dal 2015 al 2019. Contestualmente, si è impegnata - attraverso la costituzione di una nuova società di diritto italiano - a versare le imposte, anche future, dovute sulle provvigioni maturate sul territorio a far data dal 1° gennaio 2020.
È il primo caso, in Italia, di accertata esistenza di una stabile organizzazione occulta di una società estera operante nel settore dell’e-commerce la cui fixed place of business è stata ravvisata nell’abitazione dei dipendenti (home office).
Redazione Pressa
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