Con coltello contro passante e poliziotto: arrestato clandestino

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Pluripregiudicato irregolare, colpito da diversi provvedimenti di allontanamento ed espulsizione. Insomma. un soggetto che in Italia non doveva esserci. E invece c'era, c'è e capace di scatenare caos e terrore. In un primo pomeriggio rovente, alle ore 13,30 al parco Novi Sad. Qui nell’area del Palamolza e de La Tenda un 32 enne tunisino, irregolare, con numerosi precedenti, senza fissa dimora, ha generato il caos. La Squadra Volante viene allertata dalla chiamata di una persona in transito della zona e che ha appena assistito alla scena di un uomo straniero, in evidente stato confusionale che armato di coltello si è appena scagliato contro un altro uomo che stava passeggiando con la propria compagna, prima con un colpo al petto andato a vuoto e poi con un colpo alla gamba, andato a segno ma solo di striscio.

Il tutto scatenato dal fatto che la vittima dell'aggressione poco prima aveva reagito verbalmente alle provocazioni indirizzate dal tunisino nei confronti della propria compagna.

Ma è all’arrivo degli agenti, pochi minuti dopo, che esplode il caos. L’uomo alla vista della Volante brandisce il coltello e si sccaglia contro un poliziotto. Ne genera una violenta collutazione che provoca alcune contusioni ad un agente. Per lui prognosi di 4 giorni. L’uomo viene disarmato, ma è una furia, si divincola ancora, prende a calci l’auto della polizia e poi si butta a terra, sull'asfalto, battendo la testa con atti di autolesinionismo, provocati dall'evidente stato confuzionale, che gli provocheranno ferite refertate con prognosi di una settimana. Gli agenti, non senza difficoltà, riescono ad immobilizzarlo e a portarlo in questura. Vengono chiamati i soccorsi del 118. Le ambulanze portano all’ospedale il passante ferito ad una gamba. Anche per lui prognosi di 4 giorni, come l’agente. Per il tunisino, scatta l'arresto. Dovrà rispondere della doppia violenza aggravata dall'uso dell'arma e nei confronti di pubblico ufficiale, oltreché per il possesso non autorizzato di arma atta ad offendere.