Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Aveva risposta al divieto di dimora che il giudice gli aveva imposto a seguito del fermo dei Carabinieri, l'ottobre scorso, nell'ambito dell'operazione anti-droga “Milk and Coffee” portata avanti nel residenziale R-Nord, non rispettandolo. Ovvero continuando a vivere a Modena e continuando a spacciare. Una vecchia conoscenza dei Carabinieri che dopo averlo fermato nell'ottobre scorso lo hanno nuovamente raggiunto, la mattina del 9 gennaio, a Modena, per arrestarlo. Sia per violazione del divieto di dimora imposto dal giudice, sia per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo, infatti, non solo continuava a vivere a Modena, pur in un diverso quartiere, ma non aveva mai abbandonato la sua attività. Basata sulla vendita di Cocaina, eroina e crack.
Che
i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Modena, unitamente al personale del Nucleo Problematiche del Territorio della Polizia Locale del Comune di Modena, hanno trovato nell'appartamento dove l'uomo viveva e dove è stato arrestato, in applicazione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Modena.
I Carabinieri, nel corso di ripetuti controlli del territorio hanno documentato reiterate violazioni al divieto di dimora commesse dal nigeriano, accertamenti che hanno portato fino all’emissione, a suo carico, della custodia cautelare in carcere.
Nell'appartamento sono stati rinvenuti circa 22 mila euro in banconote e monete di vario taglio, un bilancino di precisione, 400 grammi circa di mannitolo – sostanza utilizzata nel taglio della cocaina – vario altro materiale utile al trasporto e al confezionamento delle dosi.
L’indagine Milk and Coffee, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Modena tra il 2019 ed il 2020, coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena, nell’ottobre 2020 aveva già permesso di disarticolare un fiorente e lucroso traffico di cocaina, eroina e hashish in alcuni quartieri dell’area nord della città di Modena, in particolare nelle zone del complesso residenziale denominato “Errenord”, viale Gramsci, parco XXII Aprile, via Canaletto Sud, via del Mercato e via Finzi, nonché a Reggio Emilia. Complessivamente l’indagine aveva consentito l’emissione della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Modena nei confronti di 32 cittadini nigeriani, di identificare circa 400 acquirenti e documentare oltre 18.000 episodi di spaccio.
Nella foto, parte della merce sequestrata all'interno dell'appartamento dello spacciatore