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Favorivano matrimoni di interesse tra cittadini italiani e stranieri, celebrati al solo fine di ottenere diritto di cittadinanza e titoli di soggiorno e di permanenza in Italia altrimenti non ottenibili. E, servendosi della collaborazione di un addetto dell'Ufficio immigraziona della Questura di Modena, riuscivano anche a garantirne i relativi rinnovi.
Le indagini della squadra Mobile di Modena, tese a fare luce su questa pratica illegale, sono iniziate nel 2016, e sono sfociate in questi giorni, a seguito dell'ordinanza del GIP del Tribunale di Modena, nell'arresto di E.M. 42enne albanese, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere, e un cittadino marocchino M.A.K., 42enne, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il funzionario dell’Ufficio Immigrazione è stato sottoposto alla misura cautelare della interdizione dai pubblici uffici per tre mesi.
L'operazione della Polizia ha portato a 9 perquisizioni nei confronti di 3 cittadini marocchini, 2 cittadini albanesi e 3 cittadine italiane che avrebbero agevolato l’ottenimento dei titoli di soggiorno grazie a matrimoni d’interesse.
“Le indagini della Squadra Mobile condotte con scrupolo e riservatezza - ha afferma il Questore di Modena - confermano come la Polizia di Stato abbia gli anticorpi in grado di neutralizzare qualsiasi virus corruttivo tenti di attaccarla, che non esistono zone franche d’impunità al proprio interno, che la linea della legalità opera con eguale fermezza nei confronti del nostro personale. L’impegno delle nostre donne e dei nostri uomini continua a riscuotere fiducia ed apprezzamento tra la gente perché assicura - anche in circostanze come quella odierna – un’immagine della Polizia di Stato integra, trasparente ed imparziale”.
IL PORTAVOCE
Panetta
Redazione Pressa
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