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I Finanzieri della Compagnia di Sassuolo hanno accertato che un cittadino marocchino, residente a Fiorano Modenese, ha percepito illegalmente, per un anno e mezzo, circa 22.000 euro di “Reddito di cittadinanza” spettante a lui ed alla sua famiglia, composta dalla moglie e da due figli. Lo straniero, dopo aver chiuso strumentalmente nel 2017 la propria partita Iva con cui operava nel settore dei lavori meccanici, ha continuato ad operare in nero presentando quindi il prescritto ISEE senza il reddito effettivamente conseguito, diventando, di fatto, un “evasore totale”.
Infatti, a seguito dell’incrocio dei dati presenti nella “banca dati” dell’Anagrafe Tributaria, e principalmente quelli riferiti alla “fatturazione elettronica”, i Finanzieri sassolesi sono riusciti ad individuare le fatture emesse/ricevute dal soggetto ed a ricostruire il reale giro d’affari e gli introiti non dichiarati ed “occultati” con l’obiettivo di incamerare il “reddito di cittadinanza”.
Il responsabile è stato denunziato e rischia la reclusione da due a sei anni. E' stato informato anche il competente ufficio dell’Inps per l’avvio della procedura per la revoca del beneficio e la restituzione di quanto illecitamente percepito.
Dall’inizio dell’anno, nell’ambito della quotidiana attività di polizia economico-finanziaria, i militari del Comando Provinciale di Modena hanno individuato complessivamente 53 soggetti che, a vario titolo, hanno illegittimamente beneficiato di varie “prestazioni sociali agevolate”, quali “reddito di cittadinanza”, l’esenzione dal pagamento del “ticket sanitario”, della “mensa” e del “trasporto scolastico”, per un valore complessivo pari a 77.000 euro.
Anche questi “furbetti” sono stati oggetto di segnalazione ai competenti Uffici erogatori per l’avvio delle procedure di sospensione e recupero delle somme.
Redazione Pressa
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