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Una dichiarazione spontanea dal contenuto non rivelato e seguita da quella di volersi avvalere della facoltà di non rispondere. Questo l'esito dell'incontro di una quarantina di minuti avuto con il GIP ed il PM all'interno del carcere di Modena. Un'interrogatorio di garanzia dove Mohamed Gaaloul, principale indiziato del presunto omicidio di Alice Neri, avrebbe confermato, per voce del suo legale Roberto Ghini, di non essere fuggito all'estero ma di essersi recato in Francia, dove è stato catturato, per lavoro. Per il resto la volontà di non rispondere ad alcuna domanda. Stessa linea tenuta dall'avvocato Roberto Ghini rispetto alle domande dei giornalisti, all'uscita del carcere di Modena, intorno alle ore 15, al termine del breve colloquio con il giudice per le indagini preliminari.
Il legale si è limitato ad affermare di non potere rispondere alle domande di merito, e di potere e volere farlo solo quando a conoscenza delle fonti di prova a carico del suo assitito, a partire dai video acquisiti e analizzati dalla Procura (decine di ore da diverse telecamere di videosorveglianza), e di centinaia di pagine di tabulato di intercettazioni telefoniche, non ancora messi a disposizione.
'Per ora posso dire con certezza che il mio assistito non è fuggito all'estero, ma all'estero si trovava per lavoro' - ha ribadito, sottolineando: 'Una persona che vuole fuggire non si presenta alla frontiera tranquillamente mostrando i documenti dopo 7-8 giorni dal fatto' - afferma il legale. L'avvocato Robero Ghini si ferma a quello e ripete più volte di non potere dire, confermare o smentire nulla, nemmeno rispetto alla dichiarazione del suo stesso assistito in base alla quale l'uomo avrebbe avuto un passaggio da Alice. 'Fino a quando non entrerò in possesso delle fonti di prova riguardanti i video e alle immagini e intercettazioni che il PM, come è suo diritto, non ha depositato, e fino ad ora limitate ad alcuni screen shot, non potrò eleborare una strategia difensiva. Abbiamo nove giorni per farlo e per presentare eventuale ricorso al tribunale della libertà per la scarcerazione'
Redazione Pressa
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