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Minacce gravi, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Sono queste le accuse con cui questa mattina il 60 enne originario di Palermo, che ieri aveva aggredito l'ex moglie per prendere con se la figlia di due anni, sì è dovuto presentare davanti al giudice nel processo per direttissima conseguente al fermo, avvenuto ieri mattina, poco dopo le 11, nel parcheggio della questura di Modena. L'uomo, già raggiunto nel 2017 da un ammonimento del questore di Palermo per maltrattamenti in famiglia, ieri mattina si era incontrato con la ex moglie di origine marocchina, 30 anni più giovane di lui, e dalla quale era separato da tempo, per vedere la figlia, di soli due anni. Qualche parola, poi la lite. L'uomo chiede di tenere con se la bambina, che da tempo la madre non gli fa vedere.
Di fronte al rifiuto lui la prende con la forza e la mette in macchina. La donna reagisce, lui la respinge con uno schiaffo. La madre cade a terra davanti alla suocera di lui, che aveva voluto assistere all'incontro. Lui prova a mettere in moto l'auto e ad allontanarsi con la bimba a bordo. Ma le urla della madre richiamano l'attenzione di alcuni passanti. Un cittadino pakistano blocca con la sua auto il passaggio al mezzo dell'uomo. In quel momento arrivano gli agenti che lo fermano. Lì, davanti alla questura, in quel luogo scelto dalle due donne per sentirsi protette. Una scelta provvidenziale che è servita per richiamare l'intervento immediato degli agenti ma non a prevenire la furia dell'uomo che da subito ha mostrato aggressività sfociata nello schiaffo alla ex moglie e alla minaccia di morte: 'Se non mi dai la bambina ti sgozzo, e ho con me l'acido e l'attrezzatura, sono pronto ad usarlo'. Minacce pesantissime che hanno motivato il fermo immediato dell'uomo per il quale potrebbero aprirsi le porte del carcere.
Redazione Pressa
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