Per il giudice la procedura avvenne 'in spregio alle specifiche regole di condotta contenuta nelle normative in materia' e Foti, concorrente esterno del reato, partecipò attivamente per 'procurarsi un ingiusto vantaggio patrimoniale'.Quale? 'La percezione indebita di denaro pubblico, fatturando il prezzo di 135 euro per ogni seduta' oltre all'utilizzo dei locali de 'La Cura' (struttura pubblica a Bibbiano) 'senza averne titolo'. Viene infine descritto il 'cervellotico e certamente inusuale', sistema attraverso cui veniva retribuita la psicoterapia. Cioé con fatture per le sedute emesse nei confronti delle famiglie affidatarie, che pagavano il corrispettivo indicato, ricevendo poi dal servizio sociale un contributo mensile maggiorato per la spesa sostenuta.
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