Inferno di fuoco sfiorato al centro di raccolta merce Porta Aperta
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Inferno di fuoco sfiorato al centro di raccolta merce Porta Aperta

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Due bottiglie con materiale infiammabile sono state lanciate all'interno dell'area dove sono ammassate centinaia di tonnellate di merce usata che le fiamme non hanno intaccato. Per un soffio.


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Poteva davvero andare peggio, trasformandosi in un inferno di fuoco dalle conseguenze imprevedibili. Se solo le fiamme sprigionate da una delle due bottigliette contenenti materiale infiammabile e lanciate, intorno alle 20 di ieri, dentro il grande deposito di merce usata adiacente al centro di accoglienza, avesse intaccato le tonnellate di materiali all'interno, l'incendio che si sarebbe sviluppato sarebbe stato enorme. Invece, questa mattina, il personale addetto all'organizzazione del deposito stava lavorando, quasi come se nulla fosse successo. 'E' andata bene, poteva prendere fuoco tutto, compreso un grosso telone in tela cerata ora aperto e depositato lontano' - ci racconta uno di loro indicandoci il punto in cui la bottiglietta infuocata, e lanciata sembra dall'esterno del deposito a quell'ora chiuso, è caduta.
Sotto una sedia in pelle, imbottita di gommapiuma. Fiamme che sono state viste e soffocate sul nascere, anche grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco. Intorno a quel punto di piazzale, ancora annerito, c'è di tutto. Centinaia di sedie, armadi, materassi, infissi, mobili, divani. Arredamenti che anziché finire in discarica i volontari del centro provano a recuperare per offrirlo a chi ha bisogno o venderlo per beneficenza.

Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia di Stato.
Al momento sono ignoti gli autori del gesto anche se, grazie alle telecamere di videosorveglianza, le forze dell'ordine potranno ricavare informazioni utili all''individuazione dei responsabili.
 

Il Centro è stato oggetto, negli ultimi anni, di diverse provocazioni a sfondo razzista che, però, si sono concretizzate solamente con l'esposizione di cartelli contro l'attività di accoglienza dei migranti svolta da Porta Aperta. 
Qualunque sia la motivazione di questo gesto esecrabile – affermano i responsabili del Centro – non potrà sicuramente fermare il nostro servizio di accoglienza nei confronti dei poveri, dei migranti, degli ultimi”.

Le reazioni politiche ed istituzionali

Il Sindaco di Modena: “Un gesto gravissimo, da condannare con decisione. Piena solidarietà a Porta Aperta”.
Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha commentato così la notizia delle due bottiglie incendiarie, una delle quali è esplosa, scagliate nella serata di mercoledì 19 luglio contro la sede del centro di accoglienza Porta Aperta.

“Spero che le indagini – aggiunge il sindaco - assicurino alla giustizia al più presto esecutori e mandanti. Piena solidarietà a Porta Aperta che svolge un ruolo così importante all'interno della comunità modenese”. 

Articolo Uno-Mdp,condanna con fermezza il vile attentato compiutosi ieri con due molotov ai danni della sede modenese di Porta Aperta. Ancora una volta dobbiamo ribadire che il clima intimidatorio instauratosi in città è un segnale preoccupante dell’aggravarsi di una cultura dell’intolleranza incentrata ad alimentare paura e disgregazione della coesione sociale.

 

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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