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Prima ha chiamato la Polizia, allarmata dalle minacce del suo ragazzo che lei, donna trentenne di origine indiana, aveva lasciato fuori dalla porta del suo appartamento di via Castelmarldo a Modena. Dopo una lite. Poi la decisione, una volta giunta sul posto la Volante che ha individuato l'uomo, di agire in sua difesa scagliandosi al suo fianco contro gli agenti. E' così finita con un arresto, una denuncia, e un poliziotto finito in ospedale con una prognosi di dieci giorni la vicenda che ieri ha visto protagonista una coppia di fidanzati. Lei 30enne, residente in via Castelmarldo, e lui 33enne, di origine tunisina. Una relazione che dura da 7 anni, la loro, ma definita turbolenta. Ieri l'ennesima lite. Lui esce di casa. Un giro, ma al ritorno trova la porta chiusa.
Lui è ancora arrabbiato, anzi in escadendescenza.
Minaccia la donna che non vuole farlo entrare in casa. Le chiama la Polizia. Gli agenti, giunti sul posto, non vedono l'uomo. Ha desistito e lì non c'è più. Raccolgono comunque la denuncia della donna che poco dopo, quando se ne sono già andati, richiama il 113. L'uomo è ritornato, la minaccia, si scaglia con calci e pugni contro la porta, danneggiandola, ma non riesce ad entrare. Questa volta gli agenti arrivano quando lui è ancora li. Alla loro vista l'uomo si scaglia contro di loro. Calci, pugni, non più contro la porta ma contro gli agenti. Ne nasce una collutazione di fronte alla quale la donna decide di prendere le parti del fidanzato partecipando al suo fianco alla collutazione con gli agenti, andando così incontro ad una denuncia. Sfociata in un arresto per l'uomo, al termine di uno scontro fisico costato dieci giorni di prognosi ad un agente. Per lui l'accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Processato questa mattina per direttissima, non andrà in carcere ma avrà l'obbligodi firma. Stessa accusa anche per la donna, nel suo caso denunciata però a piede libero
Redazione Pressa
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