Lucca, appalti pubblici pilotati nel settore rifiuti per 10 milioni

L'ipotesi è quella di gare 'fatte su misura' finalizzate ad avvantaggiare direttamente un unico competitor

Nel mirino affidamenti fatti da una società della Versilia e una serie di gare - riferite al noleggio di spazzatrici stradali, automezzi e di un macchinario per il trattamento rifiuti - per le quali è emersa la presenza di un solo partecipante, aggiudicatario in assenza di altre offerte competitive sia in termini di prezzo che di requisiti tecnici.
In particolare, il competitor - unico partecipante - aveva rapporti commerciali con un procacciatore d’affari che, a sua volta, aveva un familiare all’interno della stazione appaltante.
L'ipotesi è quella di gare “fatte su misura” finalizzate ad avvantaggiare direttamente un unico competitor, per le quali erano richiesti requisiti tecnici stringenti, ridotti tempi di consegna e rilevanti penali.
Dalla ricostruzione di alcuni affidamenti è partita una complessa indagine di polizia giudiziaria (denominata “Strade pulite”) eseguita con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali nei confronti dei soggetti che coinvolti per i reati di “Turbata libertà degli incanti” e “Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”.
Il modus operandi del resto risulta applicato non solo nel settore delle spazzatrici stradali, ma anche per l’acquisto a noleggio di autocarri e la realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti, con estensione del perimetro delle investigazioni anche a soggetti operanti al di fuori della provincia di Lucca e della stessa Regione Toscana.
In tutti i casi la procedura era la medesima: il fornitore prescelto veniva informato prima della pubblicazione del bando, in modo da poter acquisire, con calma, i mezzi e le attrezzature richieste. I ristretti tempi di consegna e le severe penali servivano, poi, a scoraggiare i partecipanti; nessuno avrebbe rischiato sapendo che i termini stabiliti non consentivano di reperire ed allestire i mezzi richiesti, così da vedersi applicare penali che prevedevano addirittura la possibilità di recesso da parte della società pubblica senza alcun riconoscimento di indennizzi.
In un caso, per un elevato numero di mezzi richiesti (30 autocarri) con allestimenti peculiari, è emersa l’evidenza secondo la quale neppure in un anno sarebbe stato possibile preparare tale fornitura, per la quale erano stati invece previsti appena 60 giorni per la consegna.
In un altro caso, dalle intercettazioni telefoniche è emerso che gli indagati, al fine di penalizzare ed escludere con certezza altri concorrenti, avevano concordato un punteggio aggiuntivo qualora i mezzi fossero stati consegnati in anticipo rispetto ai già ridotti tempi previsti dal bando di gara.
Al termine delle indagini il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Lucca ha disposto la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini nei confronti di 13 persone, che è stata eseguita nei giorni scorsi dalle Fiamme Gialle. Per altre 6 sono state interessate altre Autorità giudiziarie competenti per territorio.

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