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Vista 'la crescente complessità del fenomeno della criminalità organizzata in Emilia-Romagna', per combattere il fenomeno servono 'forme di coordinamento sempre più stringenti tra forze di Polizia e Autorità giudiziaria' e 'misure di prevenzione patrimoniale alternative alla confisca, come il controllo giudiziario delle aziende e l'amministrazione giudiziaria dei beni connessi ad attivita' economiche delle aziende, previste dal Codice delle leggi antimafia'. Queste misure, infatti, 'consentono di preservare l'attività e i livelli occupazionali dell'impresa e di salvaguardanre il mercato da infiltrazioni criminali'. A dirlo, nel corso della seconda sessione della Conferenza regionale delle Autorità di Pubblica sicurezza, tenutasi questa mattina in Prefettura a Bologna e dedicata all'approfondimento 'delle strategie di prevenzione e contrasto alla criminalita' organizzata in Emilia-Romagna', è stato il procuratore capo del capoluogo emiliano Giuseppe Amato.
Oltre ai prefetti, ai questori e ai comandanti di Carabinieri e Guardia di finanza, alla riunione, presieduta dal prefetto di Bologna, Patrizia Impresa, hanno partecipato Amato, il procuratore generale di Bologna, Ignazio De Francisci, i vertici delle Procure della regione, i rappresentanti della Direzione investigativa antimafia Centro operativo di Firenze e Sezione operativa di Bologna e il rappresentante del Girer (Gruppo interforze ricostruzione Emilia-Romagna).
La scelta di 'dedicare uno spazio autonomo di analisi e discussione del fenomeno- spiegano da Palazzo Caprara- nasce dalla consapevolezza che il sistema economico della regione è fortemente attrattivo per la criminalita' organizzata, tanto per il riciclaggio di capitali illeciti quanto per investimenti nell'economia legale'. Infatti, ricorda la Prefettura, 'le consorterie criminali tradizionali (camorra, mafia e soprattutto 'ndrangheta) prediligono un approccio marcatamente imprenditoriale'. Da parte sua, Impresa sottolinea 'l'importanza di rafforzare le strategie di prevenzione accanto a quelle di contrasto', senza trascurare 'l'importanza sempre maggiore del coinvolgimento dell'opinione pubblica, attraverso una corretta informazione sui rischi a cui sono esposte anche regioni sane come l'Emilia-Romagna'. Sempre il prefetto di Bologna, fa infine sapere Palazzo Caprara, nei prossimi giorni 'tradurra' gli spunti emersi oggi in linee di indirizzo operativo rivolte ai prefetti della regione', anche in vista dell'adozione di 'patti finalizzati al consolidamento delle strategie messe in campo finora'.
Redazione Pressa
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