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Nella notte del 24 giugno scorso, la polizia ha arrestato un 36enne rumeno, responsabile dei reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi e lesioni personali aggravate. Gli agenti sono intervenuti in zona San Faustino dopo che un residente aveva segnalato un’aggressione, che si stava consumando all’interno di un’abitazione ai danni di una donna.
Gli stessi agenti una volta arrivati sul luogo indicato hanno potuto udire distintamente le urla della donna che chiedeva aiuto.
Gli operatori sono riusciti ad entrare nell’appartamento solo dietro intimidazione di sfondare la porta se gli occupanti non avessero ottemperato volontariamente. Nel monolocale si trovavano un uomo e una donna; quest’ultima, rannicchiata su un letto in lacrime e in forte stato di agitazione, aveva evidenti segni di percosse sul viso e sul corpo.
Nonostante la presenza della Polizia, il convivente ha continuato ad aggredirla verbalmente e ad insultarla, minacciandola che se fosse stato arrestato avrebbe riversato la colpa su di lei.
La donna è stata immediatamente soccorsa dagli agenti; i sanitari del 118 l’hanno poi presa in carico e trasportata al Pronto Soccorso, ove al termine degli accertamenti è stata dimessa con una prognosi di cinque giorni per trauma policontusivo da percosse.
L’aggressore, avvezzo a tali comportamenti violenti nei confronti della compagna, la quale per timore non aveva mai sporto querela, è persona pregiudicata per reati contro il patrimonio, evasione, lesioni personali aggravate ed in materia di codice della strada. Inoltre, sotto alias, risulta destinatario di un ordine di carcerazione a seguito di condanna definitiva, emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Rieti nel dicembre 2016, motivo per il quale è stato portato in carcere dove espierà una pena residua di 11 mesi e 28 giorni di reclusione.
Redazione Pressa
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