Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Il 2 gennaio, i carabinieri di Sassuolo hanno arrestato in flagranza di reato Andrea Rao, 49enne domiciliato a Maranello, persona già nota alle forze dell’ordine, per i reati di usura ed estorsione.
Le indagini svolte dai militari sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena sono iniziate lo scorso mese di novembre 2020, allorquando si è appreso che un operaio del luogo sarebbe caduto in un giro di usura.
L'uomo, in difficoltà economiche, si era rivolto a Rao e, dopo aver ricevuto un primo prestito di 5.000 euro, si era ritrovato debitore di somme ingenti, restituite per circa 60.000 euro, con un tasso d’interesse ben oltre la soglia legale. L’indebitamento complessivo fino al 2024 avrebbe raggiunto per un totale di oltre 90mila euro suscettibili di ulteriori aumenti in caso di ritardo nei pagamenti delle rate.
Le minacce di ritorsioni avevano portato l’uomo a temere per l’incolumità fisica sua e della propria famiglia, gettandolo in una situazione psicologica di prostrazione.
Nel corso dell’indagine i carabinieri hanno potuto appurare che un altro imprenditore edile di Modena, in difficoltà economiche, aveva ricevuto prestiti per 30mila euro, consegnando oltre 100.000 mila euro nell’arco di 18 mesi, con rate mensili, anche in questo caso con applicazione di tassi di molto superiori a quelli legali e indebitandosi complessivamente per importi di molto superiori.
Il 2 gennaio i militari hanno sorpreso l'uomo proprio all’atto della riscossione di una rata di 2000 euro dall’imprenditore, episodio avvenuto a Formigine nella zona ex bowling, dove i militari, al termine di un appostamento, hanno proceduto all’arresto del 49enne. Nel corso delle attività sono stati rinvenuti oltre 60mila euro, tra contanti ed assegni, nonché varia documentazione tuttora al vaglio della Procura della Repubblica.
Il Gip di Modena Andrea Scarpa, il 5 gennaio ha provveduto a convalidare l’arresto, disponendo nei confronti del'uomo la custodia cautelare in carcere come chiesto dal sostituto procuratore Amara.
Le indagini sono tuttora in corso, anche per l’individuazione di ulteriori debitori dell’arrestato e, in tal senso, carabinieri e Procura della Repubblica invitano coloro i quali ritengano di avere stretto accordi sottoposti a tassi di interesse oltre la soglia dell’usura a presentarsi alle Forze dell’Ordine ed a fornire ampia collaborazione per consentire la ricostruzione del giro di affari e procedere alle conseguenti necessarie valutazioni sui fatti.