Come si ricorda, il paese di don Camillo e Peppone fu sciolto per mafia e commissariato nel 2016, proprio a causa di infiltrazioni e condizionamenti da parte di alcuni esponenti delle cosche ndranghetiste sul territorio, emersi tra l'altro nelle carte della maxi-inchiesta Aemilia. Ricordiamo che nel luglio 2020 la Cassazione aveva confermato anche le condanne a 6 mesi per Salvatore Grande Aracri e Alfonso Diletto, per minacce e tentata violenza privata nei confronti della stessa Silva.In particolare Diletto aveva tentato di far ritrattare gli articoli di giornale attraverso i quali - da sola, nell'isolamento più completo - la Silva denunciò le infiltrazioni mafiose della Ndrangheta a Brescello, ben prima del commissariamento.
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