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Questa mattina la polizia di Modena ha posto agli arresti domiciliari cinque nomadi per furto aggravato in concorso (mediante la tecnica delle false informazioni stradali) e di indebito utilizzo di carta di credito. Il 5 marzo 3 dei 5 indagati, a bordo di un’autovettura a loro intestata, iniziavano ad inseguire, con comportamenti incalzanti, come suonare il clacson ed abbagliare con i fari, un’autovettura con a bordo un’anziana signora di 81 anni. La vittima, raggiunta con il pretesto di avere informazioni stradali, veniva distratta in modo che uno degli indagati potesse impossessarsi della borsa contenente contanti e riposta all’interno dell’abitacolo. La donna era riuscita a fornire alla polizia informazioni dettagliate su alcuni degli autori del reato e ne aveva riconosciuto uno da una fotografia.
Inoltre dalla visione delle immagini di video sorveglianza del tragitto percorso dalla autovettura la polizia era riuscita a ricostruirne tutto il tragitto sino alla sosta dove era stato poi consumato il furto.
Il 21 maggio il fatto si ripeteva: sempre in Modena, nei pressi di un centro commerciale, 4 dei 5 indagati, con la medesima tecnica sopra descritta, riuscivano a sottrarre una borsa contenente due carte bancomat e 180 euro in contanti dall’autovettura ad un’altra signora per poi cercare invano di prelevare del contante da uno sportello bancomat, tentativo non andato a buon fine grazie al tempestivo blocco delle carte dalla vittima. Anche in questo caso la vittima aveva riconosciuto alcuni degli autori dell’avvenuto furto, utili anche i riscontri delle immagini di video sorveglianza del centro commerciale e dell’istituto di credito dove erano state utilizzate invano le carte di credito rubate.
Da ultimo il 3 marzo uno dei 5 indagati utilizzava indebitamente una carta di credito (provento di furto ai danni di un’altra signora) riuscendo a prelevare da uno sportello ATM in Castelnuovo Rangone, la somma di 1000 euro. La donna era avvicinata da un’autovettura con le modalità sopra già descritte e, solo una volta fatto rientro a casa, si era accorta della mancanza del proprio portafoglio.
Gli arrestati sono nomadi che vivono nei campi nomadi di Reggio Emilia, Modena e Carpi dove ora si trovano agli arresti domiciliari.
Redazione Pressa
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