Modena, tentato omicidio: padre e due figli in manette

Blitz della Squadra Mobile all'alba di oggi. I 3 sono accusati del tentato omicidio, con l'aggravante dell'odio razziale, di un 22enne del Burkina Faso

I tre sono ritenuti responsabili, in concorso, del tentato omicidio, aggravato dalla circostanza della finalità di discriminazione ed odio razziale, di un 22enne originario del Burkina Faso. Aggredito a colpi di bastone e machete il 15 luglio scorso a Modena. 'L’aggressione - ha specificato questa mattina il capo della Squadra Mobile di Modena Sandro Patenoster - sarebbe scaturita da un iniziale alterco, nato per futili motivi, a seguito del quale il giovane straniero sarebbe stato aggredito prima verbalmente con espressioni discriminatorie a sfondo razziale, poi con un bastone sulla testa e con due colpi di machete in direzione del volto, dai quali si sarebbe difeso, facendosi scudo con il braccio sinistro.
I tre, prima di darsi alla fuga a bordo di una utilitaria, avrebbero anche cercato di investirlo, senza riuscirvi in quanto la vittima avrebbe trovato riparo, gettandosi tra le siepi lungo il ciglio della strada'
Lo straniero, soccorso da alcuni amici, era stato quindi accompagnato dal 118 presso l’ospedale di Baggiovara, dove era stato sottoposto ad immediato intervento chirurgico, vista la gravità delle ferite riportate.
E sono state proprio le ferite riportate che hanno fatto scattare l'allarme dall'ospedale alla questura che, attraverso la Squadra Mobile, ha da subito avviato le indagini sull'accaduto, coordinate dalla Procura della Repubblica, e dal P.M. Giuseppe Amara. Indagini che hanno consentito di ricostruire in maniera dettagliata l’intero iter criminoso e di identificare tutti e tre i soggetti responsabili del brutale attentato alla vita del giovane ragazzo, facendo luce sul vero movente dell’aggressione.
L’11 luglio, quattro giorni prima dell'aggressione, un cittadino marocchino aveva denunciato per rapina uno dei tre indagati, il quale quattro giorni dopo aveva sporto a sua volta querela per una patita rapina perpetrata dal fratello del denunciante.
Una volta formalizzata la denuncia presso la stazione dei Carabinieri di San Damaso, i tre avevano organizzato una spedizione punitiva nei confronti dei fratelli marocchini, portandosi nei pressi della loro abitazione in zona Modena Sud, dove accidentalmente si trovava il giovane originario del burkina, loro conoscente, divenuta vittima inconsapevole del gesto ritorsivo.
Le prove raccolta ed i riscontri ottenuti nel corso dell’indagine hanno permesso al Pubblico Ministero di richiedere ed ottenere dal G.I.P. del Tribunale di Modena l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per tutti e tre soggetti, che all'alba di oggi sono stati raggiunti dalla Squadra Mobile ed tradotti in carcere a Modena.
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