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Ancora un volta i cittadini si sono riapproriati delle zone della città che con le sera diventano terra di nessuno, degradate e rese pericolose da spaccio in mano a bande di cittadini extracomunitari, e prostituzione. Erano un centinaio, comprendenti i residenti della zona Gramsci e Tempio Stazione, organizzati nei rispettivi comitati, a passeggiare e a testimoniare, semplicemente con la presenza, che lo spaccio si può contrastare vivendo e rendendo vivibili gli spazi. Tutti concordi nell'apprezzare il lavoro delle forze dell'ordine, pronti ad intervenire su chiamata e presenti nei controlli programmati, ma i risultati ottenuti, anche in termini di arresti ed allontanamenti di spacciatori, clandestini e prostitute, non bastano. Glo spacciatori organizzati vengono sostituiti da altri e la situazione, nel solito triangolo compreso tra viale Gramsci, l'R-Nord e il parco XXII aprile rischia di peggiorare.
Gli spacciatori, distribuiti negli angoli buoi pronti ad avvicinare, quasi a scontrare, mezzi in corso e pedoni, sono sempre più sfacciati ed aggressivi. Protetti da vedette agli accessi delle principali strade e dal buio che nonostante richieste e segnalazioni continua a regnare all'inizio di viale Gramsci, dove il bivacco e il degrado è visibile anche durante il giorno, e nella parte sud del Parco XXII aprile.
Ieri sera una nutrita delegazione del comitato Tempo Stazione si è unita al comitato di viale Gramsci, in segno di condivisione della protesta e di testimonianza di un problema comune all'altro lato del cavalcavia, nelle via Piave, Bonasi dell'Abate e Crispi dove la stragrande maggioranza degli esercizi commerciali e dei negozi sono straniere, dove è ormai difficile sentire parlare italiano e dove la prostituzione, di strada, ma gestita in appartamento, dilaga.
Abbiamo seguito la passeggiata di martedì sera, 19 settembre, riassunta, in un video-documento
Redazione Pressa
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