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Anche i consiglieri provinciali modenesi della lista civica di centrodestra Uniamoci chiedono chiarezza dopo la morte del neonato avvenuta ieri all'ospedale di Sassuolo, dove la madre era stata trasportata da Pavullo. In una nota, infatti, Marco Caiumi e Antonio Platis, oltre a dichiarare la loro vicinanza alla famiglia del neonato, chiedono lumi 'sul sistema di emergenza-urgenza predisposto non solo per la donna di Pavullo soccorsa ieri, ma per tutte le donne che, dopo la chiusura del punto nascite di Pavullo, sono obbligate a 50 chilometri di strada ed oltre per recarsi o essere trasportate a Sassuolo, anche in casi di urgenza'.
Per ottenere chiarezza, i due annunciano di aver presentato un'interrogazione per sapere 'cosa non ha funzionato'.
Infatti, aggiungono, 'nelle rassicurazioni che hanno accompagnato e giustificato la chiusura del punto nascite, i rappresentanti tecnici e politici della sanità modenese avevano promesso un piano straordinario di assistenza e di emergenza per le donne residenti in montagna', che vivendo a grande distanza dal punto nascite di Sassuolo 'potevano essere esposte a maggiori rischi'. Caiumi e Platis, in sostanza, vogliono sapere se il piano di urgenza attuato ieri 'fosse già quello previsto ed entrato in vigore, o se comunque le procedure per il soccorso e il trasporto della donna abbiano rispettato i protocolli previsti per questo tipo di urgenze'. I due consiglieri chiedono anche, 'alla luce del potenziamento comunque promesso sia del reparto di Ostetricia sia delle funzioni di emergenza-urgenza dell'ospedale di Pavullo', se 'si possa riaprire una riflessione sulla funzione che il presidio locale potrebbe avere nel trattamento di casi urgenti come quello di ieri, in cui cinque minuti in più o in meno possono fare la differenza'.
Ricordiamo che l'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, riferirà domani in commissione regionale sull'accaduto. Il presidente Stefano Bonaccini invece è in partenza per New York per discutere di 'internazionalizzazione, attrattività degli investimenti, innovazione tecnologica e big data'.
Redazione Pressa
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