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Proseguono, nel più stretto riserbo, le indagini dei carabinieri, coordinati dalla procura di Parma, sul caso avvenuto ieri a Vignale di Traversetolo, nel Parmense, quando nel giardino di una villetta è stato trovato il corpo senza vita di un neonato di pochi giorni.
Gli investigatori stanno lavorando per cercare di mettere insieme le pochissime informazioni a disposizione per provare a risalire all'identità del piccolo e dei genitori. Si stanno cercando anche testimoni per provare a capire chi ha abbandonato il corpo nel giardino di una villetta, il cui accesso, peraltro, non è diretto, ma protetto da alcune recinzioni. Fondamentale sarà l'autopsia, che verrà disposta dalla procura di Parma, che servirà innanzitutto a chiarire quando il bambino è morto.
Il proprietario della villetta, che ieri mattina ha chiamato i carabinieri dopo aver visto il piccolo corpo nel proprio giardino, è ancora in stato di choc.
'Quando lo abbiamo visto - ha detto il proprietario alla Gazzetta di Parma - non volevamo credere ai nostri occhi, abbiamo chiamato subito il 118, ma purtroppo è stato tutto inutile. Lo abbiamo visto in una parte del giardino che si trova fra la nostra casa e quella dei vicini, che sono in ferie. Noi siamo passati di lì nella serata di giovedì e poi nessuno ha più percorso quel vialetto.
Intanto carabinieri del comando provinciale di Parma, coordinati dal procuratore Alfonso D'Avino, indagano a 360 gradi Sul corpicino del bimbo è stata disposta l'autopsia, affidata alla responsabile dell'istituto di Medicina Legale di Parma e a un fetologo, per accertare modalità, cause ed epoca della morte, oltre all'età della piccola vittima. Subito dopo il ritrovamento sono state avviate le indagini con l'intervento sul posto del magistrato di turno esterno e dei carabinieri del Comando Provinciale di Parma. In campo anche il Ris di Parma per risalire al Dna e acquisire ulteriori elementi conoscitivi che consentano di rintracciare la madre del neonato.
Sono inoltre in corso accertamenti nei locali presidi sanitari per identificare le donne in attesa di parto in questo periodo e restringere il cerchio dei possibili responsabili. I carabinieri chiedono a chi fosse in possesso di elementi utili ad agevolare le ricerche di rivolgersi ai Carabinieri delegati per le indagini.
Redazione Pressa
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