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Fingevano di vendere pizze ma i clienti richiedevano insieme a calzoni e margherite l'acquisto di ben altro prodotto: Cocaina. Il vero business di tutta l'attività. In quantità. Oltre 500 le dosi vendute in solo tre mesi in operazioni di spaccio documentate dai Carabinieri che nella notte, al termine di lunghe e meticolose indagini che si sono sviluppate già dalla prima parte del 2019, hanno tratto in arresto 5 persone e denunciate altre due. Tra gli arrestati, tre sono componenti della stessa famiglia che gestiva la pizzeria attraverso la società individuale intestata alla madre. Gli altri due arrestati sono esterni alla famiglia ma impiegati all'interno del locale (ora sequestrato), alla cassa e, appunto, alla produzione di pizze. I due denunciati, collegati agli affari di famiglia, riconducono ad una attività di ortofrutta a Castelfranco.
La base operativa degli spacciatori era costituita dalla storica pizzeria da asporto, a gestione familiare, con sede a Nonantola, da più di un anno attenzionata dai Carabinieri. A seguito di un arresto, per droga, nel 2018 di un componente della famiglia. Nucleo famigliare che prende in gestione il locale, ma con l'obiettivo, sottolineato questa mattina dal maggiore Vito Ristallo, comandante della compagnia dei Carabinieri di Modena che nella notte ha coordinato il blitz, di coprire, con la vendita di pizze, i propri lucrosi traffici legati alla vendita di cocaina. Un giro d'affari importante generato da una grande quantità di clienti (circa 90 quelli individuati dai Carabinieri), che insieme alle pizze sapevano di potere ordinare dosi di droga che spesso venivano nascoste direttamente nei cartoni dell'asporto.
Nella notte il blitz dei Carabinieri del Comando Compagnia di Modena, coadiuvati nella fase esecutiva dai Carabinieri del 5^ Reggimento “Emilia Romagna” e del 13^ Nucleo Elicotteri di Forlì, nonché dal Nucleo Cinofili della Guardia di Finanza di Modena. Blitz che ha portato all'arresto delle 5 persone tutte accusate di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. Tra queste un padre e due figli, nonché al sequestro dei locali.
Il tutto in esecuzione degli ordini di arresto e di sequestro, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Modena, Eleonora Pirillo, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Modena, Marco Niccolini.
Nel solo corso delle operazioni di questa notte i Carabinieri hanno sequestrato altri 21 grammi di cocaina, nella disponibilità degli arrestati, oltre a 10.000 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Indagini sono in corso al fine di appurare la provenienza della droga ed altri collegamenti della famiglia. Non è stata contestata l'associazione e delinquere e nemmeno il collegamento con eventuali organizzazioni criminali
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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