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E' il 2 giugno quando alle 18.30 in via San Geminiano, nei pressi del bar davanti a Giurisprudenza, viene rubata una bicicletta (legata proprio sotto alla telecamera) a un avvocato 28enne modenese. Un caso come tanti. Se non fosse che questo avvocato, Andrea Benedetti, non si arrende e quella bicicletta che ha assembleato personalmente la vuole riavere. Ci riuscirà. Ma il racconto di come è andata è emblematico di un sistema che non funziona.
'Il pomeriggio del furto ho immediatamente telefonato alla polizia per fare denuncia, ma mi è stato riferito che non potevo e che dovevo aspettare lunedì e recarmi negli uffici della questura - racconta Benedetti -. Lunedì, dopo aver sporto denuncia, mi informo per visionare i filmati. Il costo è di 70 euro che sono disposto a pagare, ma inizia un rimpallo infinto tra l'agenzia che gestisce le telecamere e la polizia.
L'agenzia dice di aver bisogno dell'autorizzazione delle forze dell'ordine per estrapolare il video, la polizia dice invece che non serve. Dopo almeno 30 telefonate in tre giorni il filmato finisce distrutto perchè sovrascritto dal sistema delle telecamere dopo 5 giorni. E' assurdo, ma non mi arrendo. La bicicletta è molto particolare, telaio blu, pipa bianca, manubrio in legno monofreno posteriore, cerchi bianchi, catena bianca e sellino nero, e molti amici mi dicono di averla vista in centro. Sabato 9 giugno mio padre la riconosce nella zona dei Viali di Modena. E' in possesso di un gruppo di extracomunitari. Mio padre ferma una pattuglia della municipale che è in zona. Due agenti si fermano ma la risposta è imbarazzante: non possono aiutarci perchè non è di loro competenza. La mia bici è a 20 metri dai vigili in mezzo alla gang, ma la municipale se ne va.
Non ci arrendiamo ancora. Mio padre chiama i carabinieri che arrivano con tre auto. Li convince a sequestrare la bici, nonostante il ragazzo nordafricano affermi di aver trovato la bicicletta, e grazie alle foto allegate alla denuncia ne rientriamo in possesso. Non ci viene invece concesso inspiegabilmente di denunciare la persona che la deteneva. La bicicletta era completamente rovinata, ne ho comprata un'altra: ma il punto è un altro - chiude Benedetti -. Da quando ho subito il furto in 7 giorni ho fatto ben 37 chiamate tra questura, agenzia di vigilanza, carabinieri. Un continuo ping pong tra uffici che 'non sanno', che 'non possono' o che non rispondono. Probabilmente una persona normale, cosa che io non sono, si sarebbe rassegnata. Non meravigliamoci poi se qualcuno, durante una serena domenica soleggiata, perde le staffe'.
Il caso in Consiglio comunale
Il caso peraltro pochi giorni fa è finito in Consiglio comunale. Il sindaco Giancarlo Muzzarelli ha risposto a una interrogazione del capogruppo di Forza Italia Andrea Galli. 'Al momento non ci sono stati riscontri tali da confermare il mancato intervento della municipale' - ha detto il sindaco. Eccolo qua, dunque, nelle parole di questo giovane avvocato, il riscontro cercato dal sindaco.
Leo
Sopra la bici rubata e recuperata
Redazione Pressa
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