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Armando Canò è stato condannato a 18 anni di carcere con rito abbreviato. Questa è la sentenza definitiva pronunciata questa mattina dal giudice Andrea Romito nei confronti del 50enne di origini napoletane che nel giugno del 2016 uccise l’ex compagna Bernardetta Fella di 55 anni, nascondendo poi il cadavere in un frigorifero che si trovava nella cantina dell’abitazione della donna in strada Nazionale per Carpi, a Modena. A confessare l’omicidio pochi giorni dopo il fatto fu lo stesso Canò. Una perizia psichiatrica effettuata sull’uomo alcuni mesi fa, aveva stabilito che Canò al momento del delitto era ubriaco ma comunque capace di intendere e di volere. L’accusa rappresentata dal pubblico ministero Katia Marino nella precedente udienza aveva chiesto per il 50enne una condanna a 17 anni di carcere, mentre la difesa si era incentrata sullo stato di etilismo cronico dell’omicida, insistendo sul delitto preterintenzionale. Questa mattina è arrivata la sentenza defintiva: Armando Canò, attualmente detenuto nel carcere di Piacenza, e accusato di omicidio volontario e di occultamento di cadavere, è stato condannato dal Tribunale di Modena a 18 anni di carcere con rito abbreviato.
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Redazione Pressa
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