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Oggi pomeriggio, a conclusione delle indagini preliminari svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Modena, la Procura di Modena ha emesso e notificato all’indagato e al suo difensore l’Avviso di conclusione delle indagini preliminari relative al procedimento penale per l’omicidio di Alice Neri, commesso il 18 novembre 2022.
Di seguito i capi di accusa contestati all’indagato Bedoui Gaalaul Mohamed:
Omicidio aggravato, violenza sessuale e distruzione di cadavere.
'Perché, dopo aver trascorso le prime ore della mattina (dalle 3.40) con Alice Neri, a bordo dell’autovettura Ford Fiesta conducendola, inizialmente, nei pressi di un argine (dove sostava circa dalle 4.04 alle 5.12) e, successivamente, nei pressi di un luogo isolato a Fossa di Concordia sulla Secchia (dalle 5.15), volontariamente ne cagionava il decesso, attingendola con colpi d’arma bianca, per poi distruggerne il cadavere, occultandolo all’interno del vano bagagli della predetta autovettura e dandovi fuoco, a tal punto da giungere a pressochè completa carbonizzazione dei resti. Aggravante dell’aver commesso il fatto per motivi abietti e comunque in occasione di un tentativo di violenza sessuale nel corso del quale il predetto strappava il reggiseno della vittima nell’area di Fossa di Concordia, al di fuori della vettura Ford Fiesta (spallina strappata rinvenuta a qualche metro dall’autovettura combusta)' - scrive il procuratore Luca Masini.
Tentata estorsione
'Perché, minacciandola di diffondere a terzi (in particolare parenti e conoscenti) il contenuto di documenti video che la ritraevano intenta ad avere rapporti sessuali con lui ovvero ad assumere sostanze stupefacenti, compiva atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere (omissis) a rinunciare ad un credito dalla stessa vantato per somme dategli in prestito pari a 1.900 euro, così da procurarsi un ingiusto profitto, con altrui corrispondente danno' - aggiunge la procura.
Spaccio continuato di sostanze stupefacenti
'Perché cedeva in più occasioni sostanza stupefacente hashish e cocaina. In un’occasione, in concorso con altra persona non identificata (indicato come “fratello” o “cugino”) all’interno della sua abitazione in via Vallalta cedeva hashish - scrive Masini -. Da oggi ed entro il termine di venti giorni, l’indagato avrà la possibilità, ove lo ritenga, di richiedere di essere interrogato dal Pubblico Ministero per fornire la sua versione dei fatti'.
Redazione Pressa
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