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Due giovani diciottenni, gravemente indiziati di rapina ed estorsione anche in concorso commessi ai danni di piu di ragazzi minorenni. Sulla base di queste accuse, scaturite da una indagine della Procura di Modena guidata dal procuratore capo Luca Masini e condotta dalla Squadra Mobile, il Gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei due giovani.
Il principale indagato, che ora si trova in carcere, con il concorso dell’altro indagato (ora agli arresti domiciliari), si era impossessato con violenza e minaccia di un anello e di un braccialetto in oro sottraendoli ad un ragazzo dopo averlo colpito al volto con schiaffi. La vittima era stata minacciata e costretta a consegnare loro a più riprese ulteriori somme di denaro: in caso contrario non avrebbe più riottenuto la restituzione dell’anello e del braccialetto rapinatogli.
Contro la giovane vittima era stata puntata una pistola all’altezza del viso risultata essere una scacciacani priva di tappo rosso. In questa circostanza la compagna del principale indagato, nei confronti della quale si procede a piede libero, aveva contattato telefonicamente la vittima chiedendogli l’ulteriore somma di 1200 euro in cambio della restituzione dell’anello e del braccialetto fissando un appuntamento al quale però si sono presentati i due giovani ragazzi destinatari della misura cautelare che estraendo due pistole scacciacani avevano esploso in aria un colpo per intimorire la vittima.
Complessivamente il minorenne era stato costretto a consegnare a più riprese la somma complessiva di 13mila euro anche con bonifici bancari. Sempre nel mese di dicembre il ragazzo che si trova in carcere, all’interno di una pizzeria in centro a Modena, si era impossessato, con minaccia, di una giacca del valore di euro 1300 di proprietà di un altro minorenne.
Ancora nel gennaio scorso il medesimo indagato aveva strappato dal collo di un altro minore una collana in oro puntandogli la medesima pistola e a distanza di pochi giorni aveva preso una collana in oro a un altro minorenne e costringendolo in diverse occasioni, puntando contro una scacciacani, a versare una somma di 150 euro per l’eventuale restituzione, somma che tuttavia non veniva consegnata dalla vittima.
E ancora, agli inizi di febbraio lo stesso giovane maggiorenne si era impossessato con violenza e minaccia di una collana in oro sottraendola ad un altro ragazzo minorenne, dopo averlo colpito al volto con degli schiaffi. A distanza di poco tempo al fine di dissuadere la vittima da eventuali propositi di denuncia, lo aveva contattato su Instagram mostrandogli tre proiettili e minacciandolo di morte. Tutte le condotte di rapina ed estorsioni sono state commesse in Modena nei pressi della piazza Mazzini nel centro della città. La Squadra Mobile è riuscita a recuperare quasi tutti i monili in oro oggetto di rapina che saranno restituiti alle persone offese. I monili erano stati infatti venduti ad un compro oro di Modena. Dalle indagini è emerso che gli indagati individuavano le vittime delle rapine e delle estorsioni scegliendoli tra i ragazzi ritenuti più vulnerabili. Attraverso la coraggiosa denuncia dei giovani ragazzi, vittime dei reati, è stato posto un freno a tali crimini.
Redazione Pressa
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