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E' stato ritrovato questo pomeriggio il corpo senza vita di Aurora Lagiannella, la donna scomparsa improvvisamente il dicembre scorso a Modena. Il corpo è stato rinvenuto su un tratto della ferrovia storica dove i treni non transitano più, ma molto vicino alla strada e nei pressi della nuova rotatoria su via Paolucci che immette proprio in quel tratto di ferrovia diventata un binario morto dopo la dismissione della ferrovia storica. nella zona di via Paolucci da un tecnico della società RFI al lavoro lungo la linea. La 76enne modenese era sparita nella mattinata del 9 dicembre dal parcheggio dei Portali dove aveva appena fatto la spesa con il marito. Lui si era allontanato per pochi istanti per mettere a posto il carrello e aveva perso di vista la donna per sempre.
Secondo una prima analisi esterna del corpo, gli inquirenti tendono a escludere una morte violenta: l'ipotesi è che la donna, che soffriva di demenza senile, si sia allontanata volontariamente ma abbia perso l'orientamento finendo in quella zona isolata. Al momento non è ancora possibile stabilire la data del decesso ma non è escluso che la morte possa essere sopraggiunta già poche ore dopo la scomparsa per il freddo. Elemento fondamentale per avvallare anche altre ipotesi. Come ha fatto la donna a percorrere il tragitto dall'Ipercoop al luogo del ritrovamento senza essere notata? Lungo la ferrovia qualcuno la avrebbe vista, soprattutto ad indagini in corso, anche con l'uso dell'elicottero. E per arrivare dopo il corpo è stato trovato la donna avrebbe dovuto superare la stazione dei treni e lo scalo merci. Tutte zone altamente frequentate. Senza poi considerare che il luogo in cui è stata ritrovato il corpo è uno dei pochi ai quali si accede direttamente dalla strada, all'altezza della rotatoria. Elemento che ha agevolato di molto anche il lavoro di chi ha avuto il compito di recuperare il corpo.
La medicina legale e gli esami autoptici potranno fornire elementi fondamentali per ricostruire queli siano cause e circostanze che hanno provocato la morte della donna.
Redazione Pressa
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