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Concitato arresto ieri sera in via Ganaceto. In manette è finito un 41 enne albanese, pregiudicato, che per il furto di due birre ha picchiato l’esercente che lo aveva inseguito e si è scagliato contro gli agenti che lo hanno bloccato fuori dal negozio
L'esercizio è quello di generi alimentari gestito da bengalesi, in via Ganaceto. Dove l'uomo era entrato intorno alle ore 19, facendosi consegnare due bottiglie di birra per poi uscire senza pagare. Di fronte al richiamo del gestore, il ladro un 41enne albanese, pluripregiudicato per furti e violenza privata residente in centro città, nullafacente, ha reagito prendendo a pugni l’addetto e scagliando contro di lui una delle due bottiglie, ancora piene, che teneva in mano. Una reazione violenta ed improvvisa che spaventato il gestore colpito al volto dai pugni e mancato per poco dal lancio della bottiglia infranta sul muro alle sue spalle.
Mentre prova ad inseguirlo ll gestore chiama il 113. Fortunatamente la Squadra Volante, in normale servizio di controllo del territorio, si trova a breve distanza dal negozio, imbocca via Ganaceto e vede un uomo fortemente agitato con una birra in mano nei pressi del negozio. Corrisponde alla descrizione. E' lui. Priorità, bloccarlo.
Di grossa stazza l’albanese reagisce violentemente anche agli agenti che riescono a toglierli di mano la seconda bottiglia e a provare a bloccarlo. Impresa durissima. L’uomo è una furia. Nel tentativo di liberarsi dai poliziotti che gli sono già addosso prende a pugni e a calci i due agenti. Uno di loro, colpito al ginocchio, ne avrà per sette giorni. Ma alla fine la Polizia ha la meglio. L’uomo non si placa e ancora fuori controllo viene caricato sull'auto della Polizia e portato in questura. Si valuta anche il ricovero per problemi psichici. Su di lui vengono accertati i precedenti passati e recentissimi. Da li a poche ore l’uomo sarebbe infatti stato destinatario anche di un altro ordine di arresto per violenza e minacce di morte contestate a marzo. Ulteriore reato che, questa volta, costerà all’uomo, ritenuto pericoloso al punto da rendere forse insufficienti gli arresti domiciliari quasi sicuramente il carcere
Redazione Pressa
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