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E’ terminato l’intervento lungo il fiume Secchia rientrante nel piano di controllo al cinghiale con l’obiettivo di ridurre numericamente la loro presenza lungo la fascia fluviale e risolvere il problema della loro stanzialità in quest’area, al fine di garantire maggiori condizioni di sicurezza per i veicoli in transito lungo la circonvallazione sud e la SP 19, nonché per i numerosissimi frequentatori ciclo-pedonali del Percorso Natura.
L’operazione, organizzata e coordinata dalla Polizia provinciale di Modena e che ha portato all’abbattimento di 11 cinghiali tra cui nessun cucciolo, ha visto impiegati 3 agenti della Polizia Provinciale con il supporto di 30 Coadiutori e 7 volontari tra Gev e guardie volontarie della Provincia impiegate nella chiusura del percorso ciclopedonale che è stato riaperto poco dopo mezzogiorno.
Per la chiusura e la messa in sicurezza dell’intera area erano presenti anche i Volontari della Sicurezza, la Polizia Municipale, Polizia e Carabinieri oltre alla Polizia Municipale dei comuni di Casalgrande e Castellarano che hanno collaborato per la chiusura della ciclabile ed il controllo della viabilità della sponda reggiana del Secchia.
Il Movimento Animalista: Strage compiuta'
Non c'è stato nulla da fare. Nonostante il Movimento Animalista abbia partecipato all'incontro, insieme con le altre Associazioni del territorio, presso il Comune di Sassuolo Mercoledì 3 Gennaio per cercare di trovare con l'Assessore Sonia Pistoni e il rappresentante della Polizia Provinciale Gibertini soluzioni alternative all'uccisione dei cinghiali nel parco Ducale programmata per il giorno successivo, gli organi istituzionali sono stati irremovibili. Ieri è stata compiuta la strage. Facendosi scudo delle normative, le autorità hanno sottolineato che il loro ruolo era di puri esecutori.
Nonostante la legge 157/92 all'art.19 preveda che prima di arrivare all'abbattimento degli animali è necessario provare i metodi alternativi previsti dall'ISPRA (in questo caso ne è stato provato solo uno, cioè il dissuasore olfattivo) si sentono in regola. D'altronde la direttiva regionale parla chiaro e dà ragione a loro. Per salvare i prossimi cinghiali condannati, ma anche le volpi, i lupi ed altre specie bisogna cambiare le leggi e Il Movimento Animalista, una volta entrato nelle istituzioni, si impegnerà con tutta la sua forza in questa impresa. La fauna selvatica va vista come un arricchimento e non come un fastidio. Ci sono tanti paesi europei che l'hanno capito, basta guardare la Francia con le sue reti e i suoi metodi di sterilizzazione.
Immagine: archivio
Redazione Pressa
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