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Ha un nome ed un cognome ed è stato individuato l'autore di almeno 17 furti aggravati commessi nelle zone di Spilamberto e Vignola, dal novembre 2018 al settembre 2019, prevalentemente con il metodo della spaccata mediante utilizzo di tombini di ghisa o, come alcune immagini mostrano, anche rastrelliere per biciclette. Si tratta di un pluripregiudicato di 24 anni, di origini calabresi già detenuto presso la casa circondariale di Ancona. Dove è stato raggiunto dai Carabinieri per l'esecuzione di una ulteriore ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena Andrea Scarpa su richiesta della Procura della Repubblica.
Al termine di una articolata attività investigativa, coordinata dal sostituto procuratore della repubblica dott.ssa Katia Marino.
Il modus operandi dell’uomo era abbastanza collaudato ed il copione di “intervento” si ripeteva per molti dei reati contestati: quasi sempre in orario serale/notturno, a bordo di autovettura o bicicletta (a volte anche a piedi).
L'uomo si portava nei pressi dell’esercizio commerciale obiettivo del furtp. Dopo aver asportato un tombino in ghisa nelle vicinanze oppure una transenna (od altro robusto strumento di effrazione), infrangeva con violenza le vetrate dell’esercizio e si introduceva asportando quanto più possibile. Gli obiettivi dei raid erano distributori automatici, lavanderie automatiche, barberie, negozi di alimentari, farmacie, tabaccai, bar, supermercati ed altro. I bottini erano spesso rappresentati da biglietti gratta e vinci, sigarette, soldi contanti, detersivi, farmaci ed altro. Molto spesso i danni cagionati per migliaia di euro alle strutture degli esercizi commerciali colpiti erano di gran lunga più ingenti rispetto a quanto materialmente asportato.
Nel corso delle indagini il destinatario era stato più volte tratto in arresto in flagranza per i medesimi reati e, nonostante fosse stato sottoposto a diverse misure restrittive della libertà personale alternative alla detenzione carceraria, aveva continuato a delinquere.
Sei i 6 furti aggravati perpetrati con le medesime modalità in danno di altrettanti esercizi pubblici ancora a Spilamberto. Reati che si andranno ad aggiungere alla lunga serie che lo ha portato in carcere ad Ancona dove continuerà ad essere detenuto