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Giovedì i carabinieri di Modena hanno arrestato in flagranza di reato di un 50enne napoletano, ritenuto responsabile di truffa aggravata.
La vittima, una 65enne modenese, quel pomeriggio aveva ricevuto una telefonata da parte di uno sconosciuto che, qualificandosi quale maresciallo dei carabinieri, le aveva comunicato che la figlia, residente all’estero, aveva provocato un grave incidente stradale; poco dopo, anche un sedicente avvocato – la cui telefonata era stata anticipata dal falso carabiniere – aveva contattato l’anziana, prospettandole serie conseguenze legali se non avesse immediatamente risarcito i danni provocati nel sinistro, versando una cospicua somma di denaro ovvero monili e preziosi, a un incaricato che a breve si sarebbe direttamente presentato in casa.
Si è così presentato, subito dopo, il descritto “incaricato” 50enne napoletano, al quale l’anziana ha consegnato i gioielli che custodiva in casa, del valore complessivo di circa 5.000 euro.
L’anziana, sebbene in ansia per le conseguenze che avrebbe potuto patire la figlia, si è insospettita e ha quindi chiamato telefonicamente il “112”, prospettando ai carabinieri ciò che era appena accaduto e dando precisa descrizione dello sconosciuto.
Il malvivente, che cercava di allontanarsi dalla località, è stato quindi individuato dalle pattuglie immediatamente inviate nella zona, e arrestato per l’ipotesi di reato di truffa aggravata. I gioielli occultati sono stati restituiti alla vittima. Processato per direttissima nella mattinata di ieri al Tribunale di Modena, il Giudice, convalidando l’arresto, ha disposto nei confronti dello stesso l’obbligo di dimora nel comune di Napoli e di presentazione alla polizia giudiziaria.
Redazione Pressa
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