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È stato in 17 carceri italiane, 18 con quello di Modena dove è stato tradotto domenica scorsa, dopo essere stato fermato dai Carabinieri di Carpi, al termine di una caccia all'uomo durata due ore e terminata a Novi, dove la fuga era iniziata. E' un 38 enne di origine calabrese, trasferitosi in provincia di Modena nel 2001 con precedenti per associazione a delinquere, riciclaggio, rapina danneggiamento e furt,i l'uomo che domenica scorsa, alle ore 12.30, nella casa di campagna del genero, sulla strada provinciale per Mantova a Novi di Modena, per futili motivi legati all'ennesima lite scaturita da un parcheggio non gradito, ha aggredito e poi gambizzato con una pistola detenuta illegalmente un uomo di 46 anni, vicino di casa del genero; un anziano col podere confinante con il terreno di un palazzina in cui vivono due coppie.
Frequenti le liti con uno dei due residenti ma nessuno poteva pensare che accadesse quanto successo domenica all'ora di pranzo
I fatti
L'anziano era a bordo del suo trattore quando costeggiando il confine della sua vigna ha notato l'auto del vicino di casa parcheggiata in posizione non gradita. All'ennesimo richiamo ne è scaturito un diverbio prima verbale e poi fisico. L'anziano chiama così il genero, pregiudicato, residente a poca distanza. L'uomo arriva subito e stende il vicino del genero con due pugni in faccia. L'uomo è a terra ma non gli basta. Entra nel pollaio, prende una pistola con la matricola abrasa e spara un colpo alla gamba sinistra dell'uomo. Il proiettile frattura la tibia della gamba di sinistra, esce e si conficca nel polpaccio della gamba destra.
Le persone che abitano nella palazzina assistono alla scena e chiamano i Carabinieri.
Dalle prime testimonianze i militari capiscono che si tratta del noto pregiudicato che ora sanno essere in giro in macchina con una pistola. Il 38 enne, dopo avere colpito senza alcuna pieta, si mette alla guida della sua golf e sfreccia in direzione Reggio Emilia. Il comando dei Carabinieri dirama l'allarme ed in pochi minuti 70 militari sono in servizio, lungo le strade per restringere le possibilità di fuga dell'uomo. In tempo reale vengono visionate le telecamere di accesso ai centri della zona, viene individuato il tragitto di fuga dell'uomo che sentendosi accerchiato fa ritorno a Novi, dove i Carabinieri lo individuano e lo bloccano presso la casa del padre, a poca distanza dal luogo in cui era stato commesso il fatto. L'uomo è stato tradotto in carcere e ora dovrà rispondere all'accusa di tentato omicidio.
L'uomo gambizzato è stato trasportato all'ospedale Ramazzini di Carpi, nel reparto di rianimazione, dove è uscito questa mattina. Per lui il rischio di perdere la vita è stato altissimo.
Le indagini proseguono su più fronti. 'Non ci sono elementi per stabilire che l'uomo sia attualmente affiliato a cosche criminali' - ha affermato il Comandante dei Carabinieri di Carpi. 'Certo è che in questo caso il movente è solo legato a futili motivi e questo è stato uno degli elementi che ha preoccupato di più'.
'Non siamo nel Far West e non può passare il concetto che una banale lite per un parcheggio possa essere risolta in questo modo' - ha sottolineato il Comandante Provinciale Balboni. 'La risposta dello Stato deve essere immediata e ferma e così è stato. Nel giro di due ore dai fatti l'uomo è stato assicurato alla giustizia'
Nella foto, da sinistra, il Comandante dei Carabinieri di Carpi, Alessadro Iacovelli, il Comandante provinciale dei Carabinieri di Modena Giovanni Balboni, ed il Comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Modena Domenico Cristaldi, durante la conferenza stampa sui dettagli dell'operazione questa mattina a Modena
Nel riquadro il momento dell'arresto del pluripregiudicato, in maglia bianca