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Un uomo di 23 anni, di Siracusa, che viaggiava su un Seat Ibiza con moglie e figli, formalmente senza fissa dimora, e stato arrestato e processato questa mattina per direttissima con l'accusa di tentata truffa, danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale.
Insieme alla moglie e i due figli di 5 o 6 anni circolava alla guida della loro auto per le vie di Modena, alla ricerca di persone da truffare. Anche con l’ormai diffusa tecnica dello specchietto, fingendo di essere stati urtati da ignari automobilisti, mostrando lo specchiatto rotto dell'auto e ai quali chiedere il risarcimento in via bonaria sul posto del danno, evitando pratiche assicurative.
I due per mettere a segno quello che presumbilimente sarebbe stato l’ennesimo colpo, avevano preso di mira, ieri pomeriggio, un uomo 61 anni che sentendo un colpo sulla propria autovettura ha immaginato da subito che qualcosa non andava.
Anziché fermarsi all'invito del conducente dell'auto, l'uomo ha rallentato in prossimità di un bar sulla via Vignolese e ha allertato della presenza dell’auto sospetta e del probabile tentativo di truffa, un gruppo di persone davanti ad un bar chiamando contestualmente la questura.
L’auto della Polizia giunge dopo pochi minuti, individua l'auto sospette e si mette all'inseguimento ma il conducente, nonostante le segnalazioni, non si ferma. Ne genera un inseguimento in zona universitaria, fino a quando l'uomo alla guida entra nel parcheggio del punto vendita Unieuro e nel tentativo di uscirne per darsi alla fuga sperona frontalmente l’auto della Polizia che bloccava la strada all'uscita (foto)
Scattano i controlli e per la coppia (anche lei siciliana, originaria di Capua, di soli 21 anni), emergono una serie di precedenti per truffa. Nell’auto vengono trovati anche 7.090 euro in contanti, sequestrati in quanto probabile proventi di truffe. Per lui scatta l’arresto ed il processo per direttizzima, per lei la denuncia, le indagini ancora in corso per accertare altri reati commessi.
Redazione Pressa
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