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Scena agghiacciante al Comando Provinciale dei Carabinieri di Modena. Qui, nella tarda serata di ieri, un uomo, Andrea Paltrinieri, residente a Modena, si è presentato alla portineria affermando di avere nel furgone parcheggiato davanti alla caserma, il cadavere della moglie, Anna Sviridenko. Testimonianza verificata un attimo dopo. I militari hanno aperto il furgone ed hanno visto il corpo della donna, con il capo avvolto in un sacchetto di plastica chiuso con un filo elettrico intorno al collo dove era stretta anche una cintura. Il magistrato di turno ha coordinato il lavoro del nucleo scientifico e della medicina legale. La donna è emersa essere Anna Sviridenko, 40enne, di cittadinanza italiana,di origine russa, medico specializzando in radiologia presso l'Università di Modena e Reggio Emilia. Le prove e la testimonianza diretta hanno subito fatto scattare l'arresto dell'uomo per omicidio aggravato, contestando la quasi flagranza di reato.
Il 48enne è stato immediatamente trasportato al carcere di S.Anna di Modena a disposizione dell'Autorità.
Secondo quanto specificato dalla Procura Anna Sviridenko aveva avviato, nel maggio 2023, presso l'Autorità giudiziaria Austriaca, a Insbruck (città dove alcuni anni fa lei, il marito e i due figli si erano trasferiti per seguire il lavoro di lei, ndr), una procedura per ottenere l'affidamento prevalente dei figli. A seguito della rottura della loro relazione.
A seguito della rottura della loro relazione, lui si era nuovamente trasferito in Italia. Nel gennaio 2024, aveva presentato ricorso al tribunale di Modena per ottenere la separazione giudiziale dalla donna, contestando anche la giurisdizione dell'Autorità Giudiziaria Austriaca. A tale atto la donna si era opposta presentando istanza al tribunale di Innsbruck, per ottenere l'affidamento esclusivo dei due figli minori. Che sarebbe stato concesso nei giorni scorsi.
Il tribunale di Modena, di fronte alle decisioni del giudice straniero valide anche in Italia, e 'ritenendo di non dovere assumere provvedimenti temporanei urgenti', aveva assunto, a maggio 2024, la causa sulla questione preliminare della giurisdizione. Sostanzialmente valeva la decisione del tribunale austriaco che aveva concesso, pur permettendo il diritto di visita al padre, l'affido esclusivo alla madre. Elemento, quest'ultimo, che avrebbe portato l'uomo all'estremo gesto. La vittima, attualmente, viveva tra un comune della bassa modenese e Innsbruck, dove lavorava.
Il resto è storia recente, descritta questa mattina dalla Procura della Repubblica e relativa alla decisione dell'uomo di costituirsi ai Carabinieri, presentandosi al comando provinciale e segnalando la presenza del cadavere della donna nel furgone appena parcheggiato.
A quanto risulta l'uomo, una volta giunto a Modena, luogo dove risiede, avrebbe chiesto ed ottenuto l'intervento di un servizio di mediazione famigliare nell'ambito dei servizi sociali del Comune
Gi.Ga.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>