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Una mano ignota ha preso di mira l’installazione allestita in piazza Grande a Modena dal titolo “Noi c'eravamo. Modena per Aldo Moro, 40 anni dopo”, scrivendo insulti su una stele della mostra fotografica. La condanna del segretario cittadino del Pd Andrea Bortolamasi.
“La memoria è un esercizio faticoso, bisogna allenarla: sono fiero che Modena e il suo Consiglio comunale abbiano, da alcuni anni, deciso di esercitarla con continuità, con Consigli Comunali dedicati a momenti, uomini, donne che sono stati architrave della vita repubblicana, della Modena democratica e anti-fascista - afferma Bortolamasi -. Offende, quindi, tutta la nostra comunità chi, con leggerezza o peggio con rancore, ha tracciato insulti a pennarello sulla installazione dedicata alla figura di Aldo Moro, a 40 anni dalla sua morte, uno dei momenti più tragici della nostra storia recente. Il gesto di chi si nasconde, vigliaccamente, dietro un pennarello è purtroppo figlio di questi tempi così fluidi, quasi effimeri, dove tutto - o quasi - si riduce a slogan, dove le parole, anche gli insulti, sembrano perdere di intensità. Proprio su questo sfondo, la figura e il pensiero di Aldo Moro si stagliano in maniera ancor più netta per la loro modernità e lungimiranza”.
Redazione Pressa
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