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La capacità e l'abilità dei delinquenti di sfuggire ai controlli o risultare comunque 'puliti' nel momento in cui questi vengono svolti, cresce di pari passo con l'aumento dei controlli che la Polizia Municipale, in diverse ore del giorno, su diretta segnalazione del locale comitato dei cittadini, o nell'ambito delle attività già programmate in zona, mette in campo. La zona è sempre quella, da anni la più calda dell'intera area a nord della stazione dei treni. Quella compresa tra l'inizio di viale Gramsci, l'area del Parco XXII aprile che affaccia su via Due Canali e l'area dell'R-nord-Attiraglio.
Un'area dove ormai da anni non si contano le operazioni di Polizia e i fermi di stranieri dediti allo spaccio di stupefacenti. A decine che ad ogni ora del giorno e della notte fanno la spola tra le aree di questo triangolo del degrado e dell'illegalità.
Spesso a causa di una giustizia troppo lenta, ferraginosa e a tratti contradditoria, che impedisce nei fatti di garantire anche solo l'allontanamento degli individui più pericolosi, molti di questi si rivedono sempre. E tornano. Dopo essere spariti anche per qualche settimana, a seguito di controlli. Tornano a fare ciò che fanno da tempo. Alla fine impuniti. Stazionare a giornate intere su panchine facendo la spola in bicicletta da un capo all'altro del tragitto di poche centinaia di metri tra l'R-nord ed il parco XXII aprile. E spacciare. Nascondendo merce, soprattutto tra cespugli e la base incolta di alberi, e riscoprendola al momento della richiesta. Molti di questi sono anticipati o seguiti da vedette che, evidentemente, avvertono dell'arrivo delle forze dell'ordine. Giusto il tempo di nascondere la 'roba' o nascondersi.
Scene che si ripetono ogni giorno, capaci di esasperare i residenti al punto tale da spingersi a fotografare quelli che ormai sono conosciuti come i principali protagonisti dello spaccio, senza limitarsi a segnalarli alle forze dell'ordine, ma ad esporli alla pubblica visione attraverso l'affissione delle foto in luoghi pubblici, di passaggio e di sosta. Alberi, panchine, parcheggi.
Le due foto riportate sono le ultime apparse nella zona. Non si sa se potranno portare a qualche effetto in più Sicuramente sono il segnale della rabbia e del sentimento di impotenza di una fetta della città (nel solo viale Gramsci risiedono più di 3000 persone), che non ne può più di insicurezza, di degrado di illegalità, di impunità e vorrebbe riappropriarsi di spazi urbani che sono di tutti e non certo di coloro che li hanno resi terra di nessuno.
Le foto sono state ritoccate ed i volti resi irriconoscibili da La Pressa a tutela delle persone coinvolte
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>