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'Sono contento perché il ritorno della corrente elettrica ha fatto tornare il sorriso anche a mia figlia di 9 anni e a mia suocera invalida che per due settimane hanno vissuto un incubo, ma rimane l'amarezza per un caso che, sinceramente, doveva risolversi grazie all'intervento delle istituzioni, e non per l'intervento di un giornale, che ha documentato, reso pubblico e diffuso questa storia paradossale. Perchè se non fosse stato per quell'articolo, Enel probabilmente non si sarebbe mossa, concedendomi quella ratezione che mi ha sempre negato, ci sarebbe ancora una signora invalida a letto, senza nemmeno un ventilatore ad alleviare l'afa e senza nemmeno un bicchiere di acqua fresca. Intendiamoci, non mi stanno regalando nulla, come giusto che sia. Enel mi è venuta incontro, come non aveva mai fatto prima, riallacciandomi la corrente dietro il pagamento immediato di 500 euro, a patto di rispettare un piano di rientro riformulato con rate per me più accessibili.
Faccio l'ambulante nei mercati dell'area nord, ho lavorato e pagato le tasse da una vita e voglio pagare i miei debiti, ma sono deluso perché nel momento della difficoltà reale, iniziata a seguito del terrmoto che per sei mesi aveva azzerato le entrate, che vive sul mio lavoro, è stata lascia sola, abbandonata. Non mi aspettavo che il Comune risolvesse il caso del quale era stato portato a conoscenza, ma almeno una telefonata dai servizi sociali o dall'assessore competente, in questi giorni me la sarei aspettata. Invece nemmeno quella. Forse i servizi sociali del Comune erano troppo impegnati a strutturare servizi per l'accoglienza dei nuovi profughi, che per l'amor di Dio ci sta, ma credo che anche i diritti dei dei propri cittadini che da una vita pagano le tasse, vadano rispettati'
Giuliano Rota, da Santa Croce di Carpi, ci racconta emozionato, al telefono, il momento in cui ha potuto rivedere la levetta del contatore rimanere alzata e la luce riaccendersi. Dopo avere raccimolato 500 euro, e avere fatto un bonifico in banca. Necessario per potere riattivare la fornitura di energia elettrica presso la sua casa di Santa Croce di Carpi. Che Enel energia gli aveva staccato per una morosità acccumulata non sulle bollette della luce (regolamente pagate), ma sulle bollette del gas. Perché sembra paradossale ma è così che funziona. Dopo avergli staccato la fornitura gas per la morosità accumulata e per avere rifiutato la proposta di dilazione di pagamento avanzata da Rota, Enel, per ottenre il pagamento, si era rifatta anche sulla fornitura di energia elettrica dello stesso intestatario (che aveva continuato a pagare regolarmente), fino all'interruzione della fornitura, il 26 maggio scorso.
Con un articolo abbiamo pubblicato il caso, arrivato subito sul tavolo del Comune, sia attraverso il suo ufficio stampa sia attraverso il Sindaco Bellelli, il 5 giugno scorso, raggiunto a margine di una celebrazione ufficiale. Ma il caso evidentemente era girato anche oltre i call center e gli sportelli di Enel, ai quali Rota per settimane aveva inutilmente chiesto di potere pagare con rate sostenibili e non da oltre 1000 euro alla volta come gli era stato proposto. Fino alla telefonata, di ieri, da un centralino romano del colosso dell'energia. Che appreso del caso reso pubblico, ha accettato la dilazione maggiore proposta dal Sig. Rota. Ovvero 500 euro con bonifico subito e l'accettazione di un piano di rientro, ancora da formalizzare, spalmato su rate da circa 300 euro l'una, fino ad arrivare ai circa 5000 rimasti scoperti.
'Per il momento l'emergenza è rientrata' - afferma Rota. 'Non potevo più fare vivere la mia famiglia in quelle condizioni. Ringrazio la Pressa che ha raccontato questo caso e ringrazio tutte le persone che dall'edicolante sotto casa ai vicini, si sono prodigati, per potere alleviare le difficoltà mie e della mia famiglia. Mostrando quell'attenzione, quella solidarietà e quell'aiuto che il Comune pur di fronte ad un minore e ad un invalido lasciati senza elettricità, non ha avuto'