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Al grido di ‘Non toccateci le nostre case’, alcune persone si sono incatenate davanti all’ingresso della palazzina di via Leopardi a Mirandola, dove uno degli appartamenti sarebbe stato affittato dal proprietario ad una cooperativa che dovrebbe destinarlo ad una decina di richiedenti asilo, pare in arrivo dal Bangladesh. A scatenare la protesta, che ha coinvolto circa 40 persone soprattutto militanti di Forza Nuova, l’appello di Franca Masi, l’unica proprietaria di uno degli appartamenti rimasta a vivere nella palazzina di via Leopardi al civico 3 composta da 9 abitazioni. In uno degli alloggi c’è un’altra famiglia in affitto, che però starebbe già cercando un’altra situazione. Mirandola, uno dei comuni maggiormente colpiti dal sisma del 2012, in questi anni non era stato coinvolto come l’area della bassa modenese, sul tema dell’accoglienza, ma ora dopo le indicazioni del Prefetto il Comune si è detto disposto a fare la propria parte. Nelle prossime settimane dovrebbero giungere nel paese circa 60 richiedenti asilo. Sul posto a controllare che la manifestazione si svolgesse senza problemi erano presenti i Carabinieri, la Polizia di Stato e la Municipale di Mirandola.
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Redazione Pressa
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