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Dovrà rispondere di violenza privata ma la sua posizione potrebbe aggravarsi se fosse verificata anche un atteggiamento pregiudiziale. Nei guai un autista seta della linea Carpi Novi che ha impedito ad uno studente di salire sul bus. Ma l'azienda difende l'autista che sul caso ha fornito la sua versione. Il ragazzo avrebbe minacciato di bloccare il bus se non l'avessero fatto salire.
Carpi: All’uscita della scuola ha dovuto aspettare la corriera successiva a quella sulla quale solitamente sale, arrivando a casa con due ore di ritardo rispetto all’orario in cui la famiglia lo aspetta. Cose che capitano se non fosse che il 15 enne, di origine straniera, italiano di seconda generazione, residente a Novi di Modena, studente in un istituto di Carpi, la corriera giusta l’ha persa non per sua negligenza ma perché l’autista Seta, un 54 enne residente nel reggiano, in servizio sulla linea Carpi Novi Moglia, ha deciso di fare salire tutti gli studenti escluso lui.
Un gesto incomprensibile anche per gli studenti presenti che racconteranno ai Carabinieri quanto successo.
Secondo la loro ricostruzione e quella dello stesso ragazzo raccontata ai Carabinieri, il 13enne ragazzo aspettava il suo turno nella solita calca di studenti per salire, all'uscita della scuola. Munito di regolare titolo di viaggio. Quando nel momento di salire l’autista gli avrebbe volontariamente chiuso la porta in faccia, mettendo a repentaglio la sua incolumità e impedendogli di usufruire del servizio. Obbligandolo ad aspettare la corriera successiva ed giungere a casa due ore dopo. Un gesto che l'autista non avrebbe saputo spiegare nemmeno ai militari che lo hanno raggiunto a seguito della denuncia. Il suo, a quanto raccontato dal 13 enne e da altri ragazzi, non sarebbe un errore involontario.
L’uomo avrebbe escluso consapevolmente quel ragazzo che una volta giunto a casa insieme ai genitori ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri che hanno approfondito la vicenda con indagini sfociate con la denuncia dell’uomo alla procura della repubblica. L’accusa è di violenza privata.
Ben diversa la versione dell'autista e raccontata da Seta, secondo la quale l'autista sarebbe stati praticamente indotto a lasciare a terra il ragazzo: 'A quell’ora, intorno alle 13,10, nel terminal extraurbano di Carpi si registra abitualmente un’elevata concentrazione di utenti – in gran parte studenti appena usciti dai rispettivi istituti scolastici – ed è purtroppo frequente il verificarsi di pericolosi assembramenti presso le corsie da cui partono i mezzi pubblici delle varie linee extraurbane.
'Il conducente ha dichiarato nel suo rapporto che, proprio per evitare rischiosi affollamenti dei ragazzi davanti alla porta di salita, una volta giunto con il bus nella corsia di partenza si è alzato dal posto di guida e si è posizionato davanti all’ingresso, per regolare l’afflusso dei passeggeri in entrata ed impedire spintonamenti ed altri comportamenti potenzialmente pericolosi. Come testimoniato anche da parte di altri autisti presenti - si legge nella nota del'azienda - alcuni ragazzi rimasti a terra hanno cominciato a dare segni di nervosismo, inveendo nei confronti del collega che dall’interno del bus si stava adoperando per consentire a tutti di salire in maniera ordinata: uno dei ragazzi (poi rivelatosi colui che ha sporto denuncia), ha anche sferrato un calcio al pneumatico del bus. A questo punto è stato ripreso verbalmente da parte di uno degli autisti rimasti a terra: il ragazzo si è scusato, ma lamentandosi per il possibile rientro tardivo a casa ha fatto presente che avrebbe chiesto telefonicamente l’intervento dei Carabinieri e che non sarebbe salito sulla corriera fino al loro arrivo. A questo punto il conducente del bus della linea 510 - non ritenendo di poter interrompere un servizio pubblico - ha effettuato la partenza'