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Sono passati esattamente 5 anni. Era il 19 gennaio 2014 quando la rottura dell'argine del Secchia all'altezza di San Matteo devastò interamente i Comuni di Bastiglia e Bomporto innondandoli di quasi due metri d'acqua, lasciando per giorni le famiglie prigioniere nelle proprie abitazioni e lasciando ovunque fango e distruzione. Tre gli indagati per disastro colposo, tra cui un dirigente Aipo con le nutrie passate per mesi, in modo ridicolo, come le uniche colpevoli. In quella tragedia perse la vita Oberdan Salvioli, uscito generosamente di casa nel tentativo di portare in salvo i suoi compaesani: un gesto che solo un mese fa è stato celebrato con la consegna della medaglia al valor civile affidata alla figlia.
I due sindaci
E nella gestione della tragedia Bastiglia e Bomporto ebbero due storie opposte con due sindaci (entrambi Pd) che passarono (ingiustamente) uno per eroe l'altro per causa di ogni male.
Da un lato l'allora sindaco di Bastiglia Sandro Fogli che non ordinò l'evacuazione e sul quale si scatenò la rabbia dei cittadini, dall'altro il sindaco di Bomporto Alberto Borghi che fece allontanare la popolazione salvando auto e parte dell'arredamento delle abitazioni. Il primo non si ripresentò al voto, il secondo venne rieletto con percentuali bulgare. Una narrazione in bianco e nero che dimentica il fatto che l'acqua invase Bastiglia un giorno prima rispetto a Bomporto e Borghi ebbe tutto il tempo - osservando il disastro nel Comune più a sud - di prendere i provvedimenti del caso.
Le promesse
“Il 2019 - ha detto ieri Paola Gazzolo, assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile - sarà l'anno delle grandi opere sugli argini di Secchia e Panaro con tre maxi-interventi già in corso o al via dal valore complessivo di oltre 18 milioni di euro sul totale di lavori previsti per 43 milioni.
Continua un impegno forte per il nodo idraulico di Modena, che rappresenta una delle nostre priorità, per il grande lavoro che stiamo facendo assieme ad Aipo e alle istituzioni locali. Le opere realizzate hanno l’obiettivo di offrire più sicurezza al territorio: e lo stiamo facendo mettendo in campo lavori di grande rilevanza e complessità, sia per quanto riguarda la progettazione che la realizzazione'.
Finora sono 118 i lavori conclusi da Regione e Aipo per circa 40 milioni. Nel 2019 si apriranno nuovi cantieri per 43 milioni di euro, per rendere più sicuro il nodo idraulico Secchia-Panaro e le arginature dei due corsi d’acqua. Tra le ulteriori opere che saranno progettate nel corso dell’anno, 18 milioni riguardano le Casse di espansione di Secchia e Panaro.
Leo
Redazione Pressa
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