'Il 21 maggio, si è tenuto il Consiglio Comunale a Bomporto, dopo oltre 3 mesi e l’emergenza Coronavirus non può essere una valida giustificazione visto che in tanti altri Comuni, l’attività istituzionale dei Consigli Comunali, è proseguita regolarmente anche ricorrendo alle sedute da remoto ed è quello che ci saremmo aspettati di poter fare. E invece niente, nonostante i nostri solleciti, ci è stata di fatto impedita la possibilità di far esprimere il consiglio comunale (il luogo piu deputato a questo tipo di situazioni), sui temi della gestione dell’emergenza e della ripartenza post lock-down, in un momento cosi difficile che richiede il contributo di tutti'. Ad attaccare la giunta Giovannini è la lista Idee in MoVimento - Bomporto e Frazioni.
'Come al solito hanno preferito gestire la cosa dentro i palazzi, senza minimamente pensare di condividerle nella fase di concepimento.
Il 21 maggio, con estremo ritardo, si è potuti tornare a discutere, tra le varie cose anche delle nostre mozioni che proponevano proposte legate alla pandemia ma non solo - continua la lista -. La prima mozione per favorire il rimborso delle rette scolastiche è stata Respinta, anche perche, aggiungiamo noi, siamo arrivati a discuterla fuori tempo massimo. Ad ogni modo almeno una piccola parte di rimborsi attraverso metodi compensativi, ci risulta siano stati riconosciuti alle famiglie. Sui campi estivi invece, stiamo vedendo proprio in questi giorni il ritardo, rispetto a tante realtà comunali limitrofe. Poi è stata discussa la mozione su azioni e misure per aiutare a favorire la ripresa economica di esercizi commerciali e micro-imprese chiuse forzatamente causa delle disposizioni emergenziali da COVID-19.
Chiedevamo ad esempio una ulteriore proroga delle scadenze per i tributi locali come IMU/TASI e la cancellazione di alcune tasse e tributi locali come TCP/COSAP almeno per il periodo di chiusura forzata di esercizi commerciali. Tutte cose fattibili e sacrosante. Niente di tutto questo al voto è stato approvato dalla maggioranza a guida Pd (il sindaco stranamente era assente), nemmeno parzialmente con emendamenti agli atti. Infine, raccogliendo le diverse preoccupazioni della cittadinanza, citiamo la Mozione per chiedere una moratoria sulla sperimentazione della tecnologia radio 5G sul nostro territorio, come hanno già fatto diversi comuni di tutta italia. Anche questo è stata bocciata. Insomma, a parole ci viene detto di condividere molto di quanto proponiamo, ma alla prova dei voti (e successivamente dei fatti), vengono bocciate (o successivamente disattese), adducendo le giustificazioni più improbabili, o motivazioni che non trovano riscontri nella realtà, in particolare osservando ciò che avviene nelle altre realtà comunali, al quale spesso ci ispiriamo'.