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È tornato nella chiesa di San Nicolò di Bomporto il gruppo del “Cristo in croce con la Vergine e San Giovanni”, opera dello scultore Antonio Begarelli. Un ritorno atteso otto anni, dal terremoto del maggio 2012, e per i bomportesi si tratta di un vero e proprio “regalo di Natale”.
Terminato il lungo lavoro di restauro, le tre meravigliose statue in terracotta – datate 1538-1540 – sono state ricollocate nell’abside della chiesa parrocchiale di Bomporto e l’evento sarà celebrato domenica 6 dicembre, ricorrenza di San Nicola, con una Messa alle 11 nella chiesa parrocchiale, presieduta dall’arcivescovo di Modena-Nonantola monsignor Erio Castellucci. Insieme al capolavoro del Begarelli, rientra dopo il restauro anche il quadro “San Nicolò benedicente”, opera della seconda metà del XIX secolo di Luigi Manzini.
In un anno così complicato, a pochi giorni dal Natale, una notizia che regala un sorriso alla comunità bomportese: “Quest’opera tanto cara ai bomportesi – spiega il Sindaco di Bomporto Angelo Giovannini – torna ad illuminare di bellezza la nostra chiesa, un evento che ci riempie di gioia e che ci consente di vivere questo periodo natalizio, ancora condizionato dall’emergenza sanitaria, con una ritrovata serenità. Questo ritorno ci dà conforto dopo le ansie vissute in questi mesi. Un grazie speciale a nome di tutta la comunità di Bomporto ai restauratori, che con grande perizia hanno curato il recupero dell’opera, ai tecnici e a tutti coloro che per conto dell’Arcidiocesi hanno seguito con competenza e passione i lavori”.
Grande soddisfazione anche da parte della parrocchia di San Nicolò, espressa nelle parole del parroco don Francesco Bruni: “Un ritorno che ci riempie il cuore di gioia.
Il capolavoro di Antonio Begarelli è patrimonio del paese di Bomporto, un vanto per tutta la comunità, e il fatto che sia nuovamente nella nostra chiesa ha il sapore del ritorno alla normalità. Veniamo da un anno tribolato, il “Cristo in croce con la Vergine e San Giovanni” illumina di bellezza il nostro Natale, donandoci sollievo e consolazione in un periodo ancora caratterizzato dalle sofferenze legate alla pandemia”.
Redazione Pressa
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