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Ieri pomeriggio il neo deputato leghista Guglielmo Golinelli, accompagnato dal candidato sindaco Mauro Neri e dal consigliere provinciale FI Antonio Platis, ha verificato lo stato dei lavori del nuovo campo nomadi di Camposanto.
“Qui le ruspe sono partite, ma non come intende il nostro leader Matteo Salvini. In Emilia – ironizza Golinelli – le pale meccaniche servono per costruire un nuovo e più accogliente campo nomadi. Una vera follia pagata dai cittadini, ben 200mila euro che si vanno ad aggiungere ai tanti aiuti forniti negli anni. Il conto è sicuramente salato, anzi salatissimo. Per questo vorrei conoscere ‘al centesimo’ quanto hanno speso per i nomadi di Camposanto. Inoltre sarebbe interessante sapere se l'area provvisoria in cui oggi sono ospitate le roulotte è fornita di tutti gli scarichi ed allacciamenti previsti dalla normativa”.
“Abbiamo scelto – spiega Mauro Neri, candidato sindaco di tutto il centro destra – come slogan della campagna “prima gli italiani”. Può sembrare banale, ma non è così. Oramai le sinistre hanno invertito e stravolto ogni logica ed anche le cose di più buonsenso non vengono fatte, costringendo i camposantesi a sentirsi cittadini di serie B. Con tutti i problemi che ha il nostro paese e, soprattutto, la nostra scuola elementare fa male vedere i contributi della Regione cadere a pioggia su questa ristrutturazione. Quante volte – spiega Neri – ci hanno detto che i tecnici sono oberati di pratiche, ma per questo progetto invece hanno trovato il tempo”.
“Stiamo parlando di un investito di circa 200mila euro di cui 40mila sulle ‘spalle’ del comune – spiega Antonio Platis, consigliere provinciale di Fi -. Con questi lavori sarà rifatta tutta l’impiantistica, i servizi e spazi coperti per l’area nomadi. Nel frattempo il Comune e la Regione hanno adattato l’ex piazzale SETA a campo provvisorio, nell’attesa che i lavori finiscano. È incredibile che questa comunità benefici ancora di privilegi, visto che, oramai, di nomade ha bene poco; da oltre 50 anni, infatti, si è stabilita a Camposanto.”
Redazione Pressa
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