Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
A Carpi terzo caso accertato di decesso di animali per avvelenamento non accidentale. E allora il Comune lancia l'allarme su richiesta del Servizio Veterinario dell’Azienda Usl.
Il veleno utilizzato, metaldeide, è un prodotto usato in agricoltura; una sostanza ad azione molto rapida e i primi sintomi si manifestano in circa 2-3 ore dall'assunzione - si legge in una nota -. Si osserva una sintomatologia neurologica molto violenta: spasmi muscolari, contrazioni tonico-cloniche, convulsioni, irrigidimento con iperestensione del capo e della colonna in un tipico atteggiamento ad arco), ipersalivazione, pupille dilatate, tachicardia, aumento della frequenza respiratoria, congestione o pallore delle mucose. Tale sintomatologia si aggrava con iperattività se il paziente è sottoposto a stimoli tattili.
Altri elementi caratterizzanti l’assunzione di metaldeide sono la diarrea dal tipico colore verdastro, il vomito dal caratteristico odore di acetaldeide e la grave ipertermia (42-43 C°), che raramente si osserva. Se si presentano uno o più dei sintomi sopracitati bisogna portare immediatamente il cane in un ambulatorio veterinario. Le esche contenenti il veleno sono solitamente polpette; sono state depositate non solo nella pubblica via ma anche gettate all'interno dei cortili.
Per prevenzione è opportuno seguire i seguenti comportamenti;
1) Quando si passeggia con il proprio cane e non si è in grado di tenerlo costantemente sotto controllo, utilizzare la museruola in modo che non sia in grado di ingerire alcun alimento solido.
2) Evitare di portare il cane in zone dove l'esca può essere nascosta (siepi, aiuole con erba alta, ecc,)
3) Segnalare immediatamente alla Polizia Municipale o al Servizio veterinario dell’Azienda Usl la presenza di esche sospette.