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“Confido che le problematiche da lei segnalate vengano risolte in tempi brevi. Si concludeva così la lettera inviata circa un anno fa dall’assessore all’Ambiente della Regione, Paola Gazzolo, personalmente alla sottoscritta, a seguito della segnalazione inerente la presenza di discariche di rifiuti abbandonati sotto ai cavalcavia della linea ferroviaria ad alta velocità in Comune di Castelfranco Emilia. La medesima lettera venne inviata per conoscenza anche al Comune, richiamato dall’assessore Gazzolo alle proprie responsabilità'. Così la consigliera di San Cesario Sabina Piccinini.
'Purtroppo il richiamo della Regione è servito ben a poco, a distanza di circa un anno, nulla è cambiato sotto il cavalcavia della TAV di Via Mavora (vedi foto allegate): distese di rifiuti edili, che, per come sono stati scaricati, provengono di certo da furgoncini aziendali, decine e decine di paraurti di auto ammassati l'uno sopra l'altro.
E' proprio così difficile risalire ai responsabili di una tale vergogna? La rimozione dei rifiuti è quantomai urgente, poi però non può finire lì - continua la Piccinini -. Perchè il Comune non ricorre a fotocellule o telecamere per individuare, senza ombra di dubbio, i delinquenti che finora hanno potuto operare indisturbati? Una volta accertati i responsabili degli abbandoni perchè non accollare loro i costi dello smaltimento, così come previsto dalla normativa vigente (si veda a riguardo quanto riportato nella lettera a firma dell'Assessore Gazzolo). Gli Amministratori di Castelfranco Emilia preferiscono prevenire gli abbandoni o far rimuovere continuamente i rifiuti da HERA a spese dei cittadini? Il Comune non può continuare a pagare di tasca propria la rimozione dei rifiuti, senza, al contempo, attivarsi per individuare precise responsabilità. E se la paura di esser scoperti non sarà sufficiente a prevenire comportamenti illeciti, una volta effettuata la bonifica, si impediscano gli accessi sotto ai cavalcavia della TAV, ad esempio, con una sbarra. Il problema degli abbandoni di rifiuti è tutt'altro che irrisolvibile, di certo i “tempi brevi” auspicati, ormai un anno fa, dall’assessore Gazzolo, ce li possiamo scordare'.
Redazione Pressa
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