Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Un corposo intervento di ristrutturazione che, entro il 2025, porterà la Casa della Comunità di Castelfranco Emilia ad avere spazi più accoglienti ed accessibili per alcuni servizi di primaria importanza per la popolazione tra cui il Consultorio, la Pediatria di comunità, il nuovo Centro di assistenza e urgenza (Cau) aperto nel dicembre scorso, la radiologia, il punto di distribuzione dei farmaci e dei presidi cateteri e stomie e la Centrale Operativa Territoriale (COT) a lavori terminati .
Il piano di restyling, finanziato in parte con fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e in parte con fondi statali e regionali per un totale di 6,6 milioni di euro, sta procedendo per fasi. Il cantiere ha già preso il via nell’ottobre scorso con i lavori di ristrutturazione all’interno della Casa della comunità per dare una nuova collocazione al consultorio e alla Pediatria di comunità: i lavori termineranno entro il mese di marzo 2024 e porteranno la nuova sede del Consultorio e della Pediatria di comunità al primo piano nel corpo centrale del fabbricato.
Sono inoltre iniziati i lavori nella palazzina adiacente alla Casa della comunità che ospiterà la COT, la Centrale Operativa Territoriale, sempre a partire da marzo.
In attesa che i lavori siano ultimati alcuni servizi verranno temporaneamente collocati in spazi diversi, rispetto a quelli attuali, per consentire il completamento della ristrutturazione all’interno della Casa della comunità.
I trasferimenti degli ambulatori inizieranno dal 12 febbraio e dureranno circa una settimana senza mai interrompere l’erogazione dei servizi. Gli utenti riceveranno puntuali informazioni presso la portineria all’ingresso e attraverso cartellonistica distribuita nella struttura. Si sottolinea che i servizi, anche nella loro collocazione temporanea, rimarranno nell’area della Casa della comunità ed è stato privilegiato l’accesso a piano terra per gli utenti più fragili. L’attivazione della nuova sede di ciascun servizio sarà di volta in volta comunicata agli utenti all’interno della struttura con divulgazione di informazioni e cartellonistica.
Una parte dei lavori di ristrutturazione riguarderanno la futura nuova area, moderna ed accogliente, dedicata alla radiologia, uno dei servizi principali della Casa della comunità di Castelfranco se si pensa che nel 2023 sono state erogate oltre 9mila prestazioni. La radiologia di Castelfranco sarà altamente tecnologica grazie ad un apparecchio che sostituirà quello attuale e si aggiungerà alle apparecchiature già presenti quale la tac e il mammografo. Per consentire il trasloco e l’installazione della nuova apparecchiatura si rende necessaria, nell’anno in corso, la sospensione per alcuni mesi delle attività di radiologia tradizionale per gli utenti esterni (prenotabile a Cup): l’Ausl garantirà comunque sempre il servizio per i pazienti ricoverati nell’hospice e nell’osco (ospedale di comunità) grazie ad un apparecchio portatile che sarà anche al servizio degli utenti del Cau, Centro di assistenza e urgenza.
Saranno inoltre sempre garantiti e potenziati gli esami quali Tac, ecografie e mammografie.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>