Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Nei giorni scorsi, a Castelnuovo Rangone, un Gruppo di controllo di vicinato ha segnalato un’auto sospetta alla Polizia locale che, a sua volta, ha messo in fuga tre persone che avevano già calato sul volto il passamontagna e che, evidentemente, si accingevano a mettere a segno un colpo.
Erano le 18.30 circa del pomeriggio, in una chat di un Gruppo di vicinato attivo nel territorio di Castelnuovo Rangone, veniva segnalato che in una via tra le case vi era un’auto bianca, con a bordo tre persone, che si guardavano in giro con fare sospetto. Nel frattempo, il referente del Gruppo di vicinato (insieme al sindaco e alla Responsabile di Presidio che hanno un collegamento diretto con i gruppi di vicinato) allertava una pattuglia della Polizia locale delle Terre di Castelli, di stanza nel territorio.
Gli agenti, arrivati immediatamente sul luogo della segnalazione, effettivamente intercettavano la vettura corrispondente alla descrizione e al numero di targa riportato nella chat del Gruppo di vicinato. Tra l’altro, nel momento dell’arrivo della pattuglia, i tre occupanti dell’auto si erano già calati sul volto un passamontagna, evidentemente pronti a entrare in azione.
A quel punto però, alla vista degli agenti che intimavano loro l’alt, i tre sceglievano di darsi alla fuga. L’autista ingranava la marcia e si allontanava a velocità elevata in direzione Modena, compiendo manovre azzardate e sorpassi pericolosi nel traffico della sera dei pendolari. L’inseguimento proseguiva fino alla città dove però i malviventi riuscivano a far perdere le proprie tracce nonostante l’allertamento di tutte le pattuglie in quel momento disponibili.
Dalle indagini seguenti, eseguite congiuntamente alla Polizia locale del Comune di residenza del proprietario dell’auto alla quale corrispondevano i dati della targa, emergeva come il proprietario del veicolo fosse del tutto estraneo ai fatti: un caso di verosimile clonazione della targa. La persona, una volta informata dell’accaduto, presentava denuncia alle autorità.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>