Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Progettata per condurre i sancesaresi, bambini in particolare, in tutta sicurezza alla piscina di Castelfranco, la ciclabile di via Viazza, costata quasi 800mila è ad oggi un'opera incompiuta. Manca tutta la parte di competenza del Comune di Castelfranco, ovvero il tratto che dovrebbe collegarsi al centro piscine attraverso un sottopasso della tangenziale, allagato e dimenticato. Da almeno dieci anni il Comune di San Cesario ha terminato la sua parte di ciclabile, evidentemente però Castelfranco ha altre priorità'. Così in una nota la consigliere di San Cesario Sabina Piccinini insieme ad Alberto Schiavi di Italia Nostra Castelfranco Emilia.
'E così, grazie al disinteresse degli amministratori castelfranchesi la ciclabile di via Viazza, dopo un piacevole tratto a fianco del Canal Torbido, fra ciliegi, anatre e cannuccie di palude, finisce dritta al cavalcavia della tangenziale in piena zona industriale della Graziosa.
Per raggiungere la piscina occorre risalire tutto il cavalcavia, senza banchine, spesso a fianco di camion e tir, con tutte le problematiche di sicurezza ed inquinamento che ne derivano. Al Comune di Castelfranco basterebbe davvero poco, qualche metro di ciclabile e la bonifica del sottopasso. I lavori dovevano iniziare nel 2012 per un costo di circa 120mila euro - continua la Piccinini -. Cosa sta aspettando Castelfranco? Perchè San Cesario non sollecita? La strada di collegamento fra Castelfranco e San Cesario, la via Loda, è una delle più trafficate e pericolose della provincia. Le persone che ogni giorno vi rischiano la vita in bici sono tante e spesso non scelgono le due ruote per “spasso” o coscienza ecologica ma perché non hanno altra alternativa per raggiungere il posto di lavoro o i servizi di Castelfranco. A fronte dei numerosi e tragici incidenti verificatisi, nel 2006 i Comuni di Castelfranco e San Cesario concordarono insieme alla Provincia una serie di interventi per la messa in sicurezza della strada, fra cui una pista ciclabile parallela alla via Loda. Anche questa ciclabile, purtroppo, al pari di quella di via Viazza, si è persa nel nulla. I Comuni di Castelfranco e San Cesario stanno insieme nell'Unione del Sorbara, condividono da tempo i servizi sociali, sanitari, le politiche per i giovani, lo sportello unico. Sui collegamenti ciclabili però sembra quasi che non si parlino'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>