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Dama vivente, a Castelvetro va in scena il Cinquecento
La Pressa
Il sindaco: 'La manifestazione ha varcato i confini del nostro Paese, conquistando l’America, la Francia, la Germania'
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Sotto le due torri, sulla piazza a scacchiera di Castelvetro (piazza Roma), da oltre 50 anni si anima una singolare partita a dama, dove fanciulle e ragazzi si trasformano in pedine e damoni, dove mossieri con dame e cavalieri in abiti in stile rinascimentale rievocano una festa organizzata dai nobili Rangoni in onore di Torquato Tasso. Si narra infatti che nel 1564 il poeta, spirito inquieto, in fuga da Bologna, trovasse riparo a Castelvetro e che qui si sia ispirato per comporre alcuni versi di “Erminia tra i Pastori”, canto settimo della Gerusalemme Liberata.
Il 7 settembre, con replica l’8, gli spettatori potranno assistere a spettacoli di danze aeree e verticali, a giochi di fuoco e alla tradizionale partita a dama vivente. Il pubblico sarà accompagnato in questo viaggio nel tempo dalla voce narrante di Simone Maretti sabato sera ed Heron Borelli domenica sera.
Per il sindaco di Castelvetro Federico Poppi «la Dama Vivente rappresenta al meglio l’immagine di Castelvetro nel mondo. La manifestazione ha varcato i confini del nostro Paese, conquistando l’America, la Francia, la Germania, e lasciando il suo segno in diverse città italiane come Mantova, Cremona e Ischia. A livello nazionale, siamo stati riconosciuti e apprezzati grazie a programmi televisivi di rilievo; se oggi Castelvetro è annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, lo dobbiamo anche al grande lavoro e all’impegno dell’associazione “Dama Vivente”, molto più di un semplice gruppo di appassionati: è un ponte tra passato e presente, un modo per mantenere viva la storia di Castelvetro e trasmetterla alle nuove generazioni. Oggi, più che mai, siamo orgogliosi di portare avanti questo progetto, di continuare a promuovere Castelvetro e di raccontare la sua storia attraverso la magia della “Dama Vivente”».
Nell’edizione di quest’anno torna a Castelvetro la famosa compagnia Studio Festi Group di Varese, famosi in tutto il mondo per le loro acrobazie aeree. Sulla piazza della Dama le artiste di studio Festi si esibiranno con spettacoli di danze verticali precedute dalle ragazze di Animo, giovani ginnaste di Castelvetro, che presenteranno il loro ultimo lavoro.
Maria Capitani, vice presidente dell’associazione Dama vivente e direttrice artistica della manifestazione sottolinea che «quando alla fine degli anni Ottanta l’Amministrazione comunale di Castelvetro decise di riprendere la manifestazione “Dama Vivente“ (poi successivamente “Dama Vivente e Corteo Storico”) gli abiti necessari per l’evento in stile rinascimentale si dovevano noleggiare a Modena. La signora Natalia pensò che sarebbe stato più creativo far realizzare gli abiti dalle sarte volontarie di Castelvetro e così nacquero le “Ragazze del mercoledì” che, guidate dalle mani esperte di Natalia, crearono gli abiti in stile rinascimentale che ancora oggi sfilano nei cortei delle manifestazioni storiche in Italia e all’estero. Parte della collezione si può ammirare presso il museo “Fili D’Oro a Palazzo”, dove sono esposti i primi premi dei concorsi nazionali dedicati all’abito storico».
In tutti questi anni, l’associazione “Dama Vivente il ’500 a Castelvetro” ha suscitato un grande interesse in Italia e all’estero per la collezione dei meravigliosi abiti in stile rinascimentale che si possono ammirare nella mostra permanente “Fili d’oro a Palazzo” nel centro storico del paese. Tutti gli abiti esposti e indossati dai figuranti sono interamente ricamati a mano, la preziosità dei manufatti ha portato l’associazione a vincere per tre volte il primo premio al concorso nazionale di abiti d’epoca il Rocchetto d’Oro.
Per Simone Moretti, cerimoniere della manifestazione, «l’evento “Dama Vivente” ricorda la presenza a Castelvetro di un ancor giovane Torquato Tasso, nel lontano 1564. Allorché si trovava a passare da Modena, due nobili amici vollero presentarlo al marchese Fulvio Rangoni, signore di Castelvetro. Quel breve soggiorno bastò perché il poeta si innamorasse di questi luoghi, dai quali più tardi trasse ispirazione per alcune rime della Gerusalemme Liberata destinate a divenire immortali. E mai dimenticò l’ospitalità del marchese e della sua corte, culminata in una magnifica festa. Festa che anche quest’anno, come di consueto, verrà riproposta e che avrà come momenti centrali la partita di dama vivente sulla scacchiera della piazza e uno spettacolo di arti varie intitolato “Cosmogonia per Castelvetro” la sera di sabato e “Il fin la meraviglia” la sera di domenica».
Il biglietto intero per la manifestazione costa 15 euro, mentre il ridotto 10 euro e l’apertura delle casse è prevista per lo stesso giorno di spettacolo alle 19.
Redazione Pressa
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