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‘Da un po’ di tempo si rincorrevano voci circa le dimissioni dell’assessore Elisa Cavallini ed oggi sono arrivate. Dimissioni con polemica si può dire senza pericolo di smentita’. Così Monica Malaguti e Paolo Saletti di Fdi a Finale commentano le dimissioni dell’assessore alla Cultura.
’All’indomani delle elezioni europee a cui si è arrivati tenendo insieme i cocci di un vaso ormai rotto, cominciano ad arrivare i primi segni di cedimento.
Lo scarso risultato elettorale del Pd finalese, le dimissioni della Cavallini e il malcontento nemmeno tanto nascosto che serpeggia fra i consiglieri di maggioranza, fanno cadere la maschera del va tutto bene del Pd finalese - continuano Malaguti e Saletti -. Finale è amministrato secondo logiche di partito accusa la Cavallini e come darle torto. Le istanze del territorio non vengono ascoltate e il Pd finalese obbedisce a capo chino alle logiche di un partito che del nostro territorio si dimentica. Del nostro territorio si dimentica quando si parla di sanità, di viabilità, di sociale, di attività produttive, di ricostruzione pubblica. Abbandonati a noi stessi. Ma il Pd si ricorda molto bene di noi quando è ora di raccogliere voti e quando c’è da costruire discariche. Ci chiediamo perché continuare a votarli?’
Redazione Pressa
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