'Si riapre la questione relativa all'ampliamento della discarica di Finale Emilia. Dopo il rinvio della Conferenza dei Servizi decisoria che avrebbe dovuto tenersi il 19 dicembre scorso, la data del 23 gennaio prossimo sembra essere quella definitiva per stabilire il destino del progetto di ampliamento della discarica da 416.000 metri cubi di Finale Emilia proposto da Feronia.
Il Consiglio Comunale di Finale Emilia si è già espresso, bocciando la proposta di variante al Piano Regolatore, con votazione quasi unanime. E che senza l'adeguamento dello strumento urbanistico l'ampliamento non si può fare'
A ricordarlo è Elena Govoni Segretaria Circolo Rifondazione Comunista Finale Emilia e candidata lista Potere al Popolo collegio uninominale Camera bassa modenese.
'Siamo certi che la netta opposizione dell'organo che rappresenta tutti i cittadini finalesi sarà tenuta in debito conto dalle decisioni assunte in ambito di Conferenza dei Servizi, perchè le scelte legate alla gestione dei rifiuti nella nostra Regione non possono e non debbono prescindere dalla volontà dei cittadini. Soprattutto quandosi tratta di un' opera ad alto impatto sulla salute e sull' ambientedi vita.'Rifondazione Comunista Finale Emilia - prosegue Govoni - ha già presentato ampie e articolate osservazioni, che dimostrano come questo progetto non ha alcuna ragione di nascere, nel territorio di Finale Emilia, così comein nessun altro territorio. Perchè le discariche fanno parte di una vecchia e superata gestione del ciclo dei rifiuti, che non considera il valore del riuso e del riciclo in un pianeta che non dispone di risorse infinite.Chiediamo quindi che la Conferenza dei Servizi tenga conto della volontà dei cittadini finalesi, espressa attraverso la loro rappresentanza istituzionale.E chiediamo anche che l'Amministrazione comunale di Finale Emilia sia pronta a ricorrere in ogni sede opportuna qualora la Conferenza dei Servizi decida di imporre ai finalesi questo ulteriore impianto, continuando a trattare Finale Emilia come il 'polo pattumiera' della Regione.
Soprattutto quandosi tratta di un' opera ad alto impatto sulla salute e sull' ambientedi vita.'Rifondazione Comunista Finale Emilia - prosegue Govoni - ha già presentato ampie e articolate osservazioni, che dimostrano come questo progetto non ha alcuna ragione di nascere, nel territorio di Finale Emilia, così comein nessun altro territorio. Perchè le discariche fanno parte di una vecchia e superata gestione del ciclo dei rifiuti, che non considera il valore del riuso e del riciclo in un pianeta che non dispone di risorse infinite.Chiediamo quindi che la Conferenza dei Servizi tenga conto della volontà dei cittadini finalesi, espressa attraverso la loro rappresentanza istituzionale.E chiediamo anche che l'Amministrazione comunale di Finale Emilia sia pronta a ricorrere in ogni sede opportuna qualora la Conferenza dei Servizi decida di imporre ai finalesi questo ulteriore impianto, continuando a trattare Finale Emilia come il 'polo pattumiera' della Regione.
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